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Graduatorie, la Consulta boccia l’inserimento in coda

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Il commento di Rino Di Meglio: è necessario un intervento del legislatore dalla Gilda degli Insegnanti, 10.2.2011

La Corte Costituzionale ha dichiarato illegittimo con la sentenza n. 41 del 7 febbario 2011 l’art. 1, comma 4-ter, del decreto legge 25 settembre 2009, n. 134 (Disposizioni urgenti per garantire la continuità del servizio scolastico ed educativo per l’anno 2009-2010), aggiunto dalla legge di conversione 24 novembre 2009, n. 167.

La questione, come è noto, riguarda l’inserimento in “coda” e non “a pettine” in ulteriori tre province dei docenti inseriti nelle graduatorie ad esaurimento in occasione dell’ultimo aggiornamento.

“È ancora presto per valutarne gli effetti, ma da una prima lettura della sentenza emerge che la Corte Costituzionale ha abrogato la norma, contenuta nel decreto legislativo 134 del 2009, che prevedeva la possibilità delle code. A questo punto, spetta al legislatore stabilire se gli aventi diritto debbano essere inseriti nelle graduatorie di una o più province”.

Così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, commenta la sentenza della Consulta.

“Da troppi anni – aggiunge Di Meglio – la gestione delle graduatorie scolastiche si presta a un contenzioso infinito e perciò chiediamo al legislatore di intervenire con regole certe e di non affidarsi ancora a regolamenti facilmente impugnabili”.

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