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Il Dl Semplificazioni è legge, cosa cambia per la scuola

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Si è concluso alla Camera con 394 voti favorevoli, 49 contrari e 21 astenuti l’iter di conversione del decreto legge “Semplifica Italia”. L’iter era iniziato il 27 gennaio con l’approvazione del testo da parte del Consiglio dei Ministri e ora, dopo il voto dell’Aula di Montecitorio, è ufficialmente legge dello Stato.

Tra le misure, contenute in 63 articoli, riepiloghiamo quelle riguardanti, direttamente o indirettamente, la scuola:

Organici scuola – L’organico della scuola, a partire dal prossimo anno scolastico, verrà fissato ogni tre anni “sulla base della previsione dell’andamento demografico della popolazione in età scolare” ma “nei limiti dei risparmi di spesa accertati” nello stesso settore scuola. In 60 giorni dovranno arrivare le linee guida per il potenziamento dell’autonomia scolastica.

Risorse alla scuola dai giochi pubblici – Il ministero dell’Economia (Monopoli dello Stato) entro 180 giorni, “verifica la possibilità di emanare misure in materia di giochi pubblici utili al fine di assicurare maggiori entrate“. Le “eventuali maggiori entrate” saranno destinate all’attuazione dell’autonomia scolastica.

Comunicazioni tra le P.A. – A partire dal primo gennaio 2014 nella pubblica amministrazione saranno utilizzati “esclusivamente” i “canali e i servizi telematici” compresa la “posta elettronica certificata“.

Pagamenti alla P.A. – Viene introdotto l’obbligo per le amministrazioni di pubblicare sul proprio sito i codici Iban per consentire i pagamenti on line di multe, rette della mensa scolastica, ticket sanitari. La norma scatta entro tre mesi dall’entrata in vigore del decreto.

Potenziamento dei compiti della cabina di regia Agenda Digitale – Tra questi: la realizzazione delle infrastrutture tecnologiche per servizi digitali in settori chiave quali la mobilità, il risparmio energetico, il sistema educativo, la sicurezza, la sanità, i servizi sociali e la cultura; il potenziamento delle applicazioni di amministrazione digitale (e-government) per il miglioramento dei servizi ai cittadini e alle imprese; la promozione della diffusione di architetture di cloud computing per le attività e i servizi delle Pubbliche Amministrazioni e l’infrastrutturazione per favorire l’accesso alla rete internet in grandi spazi pubblici collettivi quali scuole, università, spazi urbani e locali pubblici in genere.


tuttoscuola.com mercoledì 4 aprile 2012
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