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SCUOLA – COME AVVERRANNO LE IMMISSIONI IN RUOLO?

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Come avverrano le immissioni in ruolo? Cosa succederà ai precari che non saranno immessi in ruolo subito? Che fine faranno i precari di seconda fascia? E quelli di terza fascia? Sono le domande che in questi giorni si stanno facendo migliaia di precari della scuola. 

Immissioni in ruolo in tre fasi: prima quelle a copertura dei posti vacanti, poi quelle dell’organico dell’autonomia e, infine, quelle di chi è rimasto fuori nelle prime due fasi. Lo prevede il disegno di legge sulla scuola, approvato dal senato giovedì scorso. La prima fase coinciderà con quella ordinaria. E cioè con le assunzioni a tempo indeterminato, che vengono disposte ogni anno per coprire i posti e le cattedre rimaste vuote dopo i pensionamenti e la mobilità. 10805608_10152938612514360_4804602266242547192_nChe quest’anno sono circa 50mila, tra pensionamenti, cattedre vacanti e sostegno. La seconda fase riguarderà i posti aggiuntivi dell’organico dell’autonomia: oltre 55mila, compreso il sostegno. La terza fase riguarderà, invece, la collocazione in altra provincia di chi non avrà trovato un posto nella provincia di appartenenza.

I docenti che saranno immessi in ruolo saranno tratti dalle graduatorie dei concorsi ordinari del 2012 e dalle graduatorie a esaurimento. La procedura è quella di sempre: priorità alla graduatoria del concorso, nell’ordine del 50% dei posti e il rimanente 50% alla graduatoria a esaurimento provinciale.

I destinatari delle immissioni in ruolo della prima fase saranno assunti entro il 15 settembre prossimo e otterranno subito una sede provvisoria. Chi non otterrà la nomina nella propria provincia sarà assunto in un’altra provincia, dove sia rimasta vacante e disponibile una cattedra nella stessa classe di concorso, sempre in organico di diritto. Gli interessati potranno indicare le altre province, a domanda, elencandole secondo il proprio gradimento, secondo procedure comuni a coloro che rimarranno senza immissione in ruolo anche ad esito della seconda fase. Fin qui le immissioni ordinarie sui posti e le cattedre dell’organico di diritto. Quelle cioè, per le quali i destinatari delle assunzioni saranno applicati ad una cattedra e svolgeranno la prestazione di insegnamento nelle classi a loro affidate.

Terminata la seconda fase, gli uffici procederanno alle assunzioni sui posti dell’organico aggiuntivo. I destinatari delle proposte di assunzione saranno i docenti che residueranno dalla prima fase. E cioè i precari inseriti nelle graduatorie dei concorsi del 2012 e nelle graduatorie a esaurimento che risulteranno collocati negli elenchi nei posti immediatamente successivi a quelli dei docenti appena assunti.

Il criterio è sempre lo stesso: 50% dalle graduatorie dei concorsi e 50% dalle graduatorie a esaurimento. Ma i docenti che saranno assunti nella II fase non otterranno un incarico di insegnamento su una cattedra definita: saranno utilizzati per le supplenze fino a 10 giorni, per eventuali incarichi di gestione e organizzazione conferiti dal dirigente scolastico oppure per la realizzazione di progetti connessi al piano dell’offerta formativa, che sarà di durata triennale.

L’individuazione delle disponibilità dei posti da assegnare ai posti e alle classi di concorso, sarà deciso dagli uffici scolastici, tenendo presente la composizione delle graduatorie dei concorsi e delle graduatorie a esaurimento. Ma in ogni caso, i docenti così individuati non saranno destinati ad insegnare in via esclusiva le loro discipline.

Ad esito delle prime due fasi gli aspiranti docenti che non dovessero essere stati fatti oggetto di alcuna proposta di assunzione, saranno immessi in ruolo in altre province, sempre nell’organico aggiuntivo.

L’individuazione della provincia avverrà secondo un ordine di gradimento che sarà indicato, a domanda, direttamente dagli interessati. Qualora ad esito di tutte e 3 le fasi dovessero residuare aspiranti docenti che non fossero risultati destinatari di alcuna proposta di assunzione, nei confronti di questi ultimi non si procederà all’immissione in ruolo.

Ma potranno comunque rimanere nelle graduatorie a esaurimento e nelle graduatorie di istituto di I fascia ed eventualmente di II fascia.

Le assunzioni non saranno disposte automaticamente. Gli interessati dovranno presentare delle apposite domande i cui termini e modalità saranno fissati con un avviso che sarà pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. L’avviso recherà le disposizioni per la presentazione delle domande di assunzione, l’espressione delle preferenze e la forma delle proposte, dell’accettazione e delle rinunce. Agli interessati sarà data la possibilità di partecipare sia per la disciplina che per il sostegno e di indicare l’ordine in cui trattare sia queste preferenze che quelle territoriali.

Le immissioni in ruolo avranno decorrenza giuridica al 1° settembre 2015. La decorrenza economica partirà, invece, dal giorno di assegnazione della sede. I docenti della I fase, che saranno assunti entro il 15 settembre, potranno giovarsi di una decorrenza economica molto prossima a quella giuridica.

Per tutti gli altri, invece, bisognerà attendere il compimento delle procedure preliminari di costituzione dei posti aggiuntivi. Che potrebbe protrarsi per diversi mesi. L’unica cosa certa, stando a quanto prevede il disegno di legge, è che la procedura dovrà chiudersi entro il prossimo anno scolastico.

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