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Supplenze da graduatorie di istituto, i casi in cui la nomina è fino ad avente diritto

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Max Bruschi, ispettore Miur, fa il punto sull’assegnazione delle supplenze da graduatorie di istituto.

Pubblicita6x3-settembre-2015Seppure la normativa sia chiara, infatti, la modifica delle procedure rispetto agli anni precedenti, ha destabilizzato le segreterie scolastiche che – anche in nome di interpretazioni fantasiose – pensano di tutelarsi assegnando solo supplenze fino all’avente diritto, in nome del “poi si vedrà”. La logica portata avanti dal Ministero, con la nota n. 1949 del 10 settembre, va in tutt’altra direzione. Sono da considerare residuali, e limitate a poche situazioni, le supplenze da conferire fino ad avente diritto. Lo sono sicuramente quelle di III fascia GI, ma non da I e II fascia, se non in pochi limitati casi.

Ci sono infatti tutte le condizioni per un avvio ordinato dell’anno scolastico, le segreterie scolastiche devono porre molta attenzione alle note ricevute dal Ministero e modificare l’impostazione mentale avuta finora (tutto fino all’avente diritto fino alla ripubblicazione delle GI), perchè quest’anno le nomine da I e II fascia GI sono definitive, a meno che la scuola non sia interessata al dimensionamento (caso piuttosto raro).

Lo schema del dott. Bruschi

“Aventi titolo ‪#‎ graduatoriediistituto‬ , posto comune.

1. Se la scuola non è oggetto di dimensionamento, le supplenze SONO assegnate DEFINITIVAMENTE da I o II fascia.
2. Se la scuola è oggetto di dimensionamento, sono assegnate sino all’avente diritto.

3. Le supplenze da III fascia sono assegnate COMUNQUE sino all’avente diritto, con precedenza all’aspirante INSERITO in III fascia in possesso del titolo di abilitazione. Riporto il caso specifico: Una supplenza da assegnare, graduatoria composta da
1. Tizio 70 punti
2. Caio 60 punti che ha reso noto il titolo di abilitazione
3. Sempronio 50 punti
4. Nevio 40 punti che ha reso noto il titolo di abilitazione.
La supplenza va a Caio.

NON SI ASSEGNA LA SUPPLENZA DA MAD DI PERSONALE ABILITATO, se non in assenza di aspiranti in tutte le fasce. Il mio consiglio, visto lo slittamento del sistema, è di trasmettere via PEC alle scuole ove si è inseriti nelle GI con l’abilitazione la “stampata” del modello A4, sino a quando lo stesso non sarà visibile, salvo diverse istruzioni alle scuole da parte degli AT.

Aventi titolo #graduatoriediistituto sostegno.

Si scorre in primo luogo il personale già presente in graduatoria con il titolo dichiarato a suo tempo. In secondo luogo, il personale presente nelle GI che ha dichiarato il titolo successivamente. In terzo luogo, si chiama dalle GI vicioniori sino all’intera provincia.
IN QUARTO LUOGO, PRIMA DI RISCORRERE LE GRADUATORIE DEL PERSONALE PRIVO DI TITOLO, SI RICORRE TASSATIVAMENTE ALLE MAD.”inglese2

Il dott. Bruschi aggiunge anche un commento alla “confusione” che si è venuta a creare in questi giorni nelle segreterie.

“Sulle supplenze già assegnate, c’è purtroppo poco da fare. Se la comunicazione del possesso del titolo di abilitazione/specializzazione è avvenuta successivamente alla stipula dei contratti, occorre attendere la pubblicazione delle graduatorie di istituto definitive. In caso di diniego del DS pur in presenza di personale abilitato/specializzato, le supplenze sono “a rischio”. In linea di diritto, l DS può revocare in autotutela procedendo a nuova assegnazione; l’aspirante può in prima istanza presentare reclamo ai fini dell’autotutela, e in caso di diniego può imbarcarsi in un contenzioso che, personalmente, non mi sento di consigliare, viste le tempistiche e che comunque si tratta di posti sino all’AD. Il problema è che neppure l’abilitato/specializzato è, sulla base della norma “l’avente diritto”, che sarà individuato solo all’atto delle GI definitive.
Il lato parzialmente positivo, è la luce in fondo al tunnel… e cioè che il problema di quest’anno non si dovrebbe ripetere il prossimo, visto che le funzioni ora ci sono. Magra consolazione, ma visto che l’obiettivo è la “messa a regime” di un sistema più equo e funzionante, mi si consenta di guardare l’acqua nel bicchiere.”

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