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Riforma scuola. Giannini: indispensabile potenziare inglese e materie scientifiche

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Se il Ministro oggi fosse un Dirigente Scolastico delle scuole autonome chiamate a decidere l’ordine di preferenza dei campi di potenziamento, queste sarebbero state le sue scelte prioritarie.

la buona scuolaLo rivela al settimanale Oggi, premettendo naturalmente che sarà la singola scuola, in piena autonomia, a scegliere cosa potenziare in base alla struttura del POF elaborato.

Ma poi si sbilancia a favore dell’inglese, passaporto di cittadinanza globale. E punta anche al rafforzamento delle materie scientifiche, dove l’Italia risulta fragile.

Strano però che proprio alle materie scientifiche non sia stato dedicato un apposito campo di potenziamento, mentre bisogna ricercare le possibilità di utilizzo dei docenti appartenenti alle classi di concorso più svariate e distanti tra di loro all’interno di un’area laboratoriale che di primo acchito sembra non cogliere a pieno tutte le esigenze delle scuole.

In ogni caso, la scelta non spetta al Ministro e forse, per quest’anno scolastico, neanche del tutto alle scuole. Non si sa ancora se le priorità indicate saranno rispettate, potremo farcene un’idea solo dopo il 15 ottobre quando gli USR, ricevute le proposte, le elaboreranno incrociandole con i docenti presenti nelle graduatorie da cui si attingerà per la fase C delle immissioni in ruolo.

Il timore dei Dirigenti, nonostante la sicurezza del Ministro, è che a fronte della richiesta di un potenziamento di inglese, venga invece assegnato un docente di altra lingua e dunque il progetto iniziale dovrà essere rivisto. Inconvenienti di un puzzle imperfetto, che però permetterà di assegnare, in ruolo o con le supplenze, tutti i posti a disposizione nella tabella 1, chiudendo così il piano straordinario di immissioni in ruolo.

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