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Mobilità docenti soggetta di nuovo a vincolo triennale

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universitc3a02www.scuolainforma.it – Mobilità docenti soggetta di nuovo a vincolo triennaleLa VII Commissione Cultura della Camera dei Deputati sta falcidiando numerosi emendamenti

Sulla mobilità dei docenti arrivano aggiornamenti molto importanti direttamente dalla VII Commissione Cultura della camera dei Deputati che in questi giorni sta intensificando l’attività per licenziare le deleghe della Legge 107. Uno dei punti maggiormente controversi riguardava proprio la deroga al vincolo triennale sulla provincia di immissione in ruolo che, se rispettato, consentirebbe di attingere dalle Gae in ossequio al principio del doppio canale. Ebbene, la VII Commissione Cultura ha bocciato l’emendamento che voleva la deroga al vincolo decretando che la mobilità del personale che richiederà il trasferimento dovrà rispettare la stesura originale.Accademia formazione militare

No Puglisi Bis

Come si ricorderà, l’emendamento della senatrice del PD Francesca Puglisi che consentiva ai neo assunti di richiedere l’assegnazione sulla provincia di residenza, noto come il fenomeno delle assegnazioni provvisorie, aveva scatenato una ridda di polemiche tra il movimento dei “Nastrini Rossi” e i residuali delle Gae circa la sottrazione di cattedre, fenomeno particolarmente accentuato nelle provincie meridionali. Ed è stato proprio in virtù di quanto accaduto anche nelle aule di tribunale, dove diversi ricorsi sono stati accolti contro il blocco della mobilità, che si è deciso per il prossimo anno di non ripetere questa triste esperienza.

Tabella di marcia

Sempre nell’ottica di rispettare il timing per l’esercizio delle deleghe, la VII Commissione ha respinto anche un altro emendamento che chiedeva la proroga di ulteriori sei mesi per il completamento dei lavori. In questo caso ha pesato molto la determinazione dell’esecutivo nella trasformazione delle cattedre da organico di fatto in organico di diritto per cui sono state già stanziate le risorse necessarie nella Legge di Bilancio che dovrebbe vedere la luce all’inizio del nuovo anno. Dunque ben 25mila docenti residuali delle Gae, a partire dal prossimo mese di settembre del 2017, potranno finalmente dire addio al precariato.

Fiumi di champagne

Da un altro respingimento di emendamento giunge una bella notizia per le maestre precarie storiche delle Gae (note anche cone Gae Infanzia) che hanno dovuto patire il doppio colpo delle AP e degli inserimenti in Gae decretati dal Tar in favore dei ricorrenti. Potranno uscire dall’incudine grazie anche alla bocciatura dell’emendamento che voleva assegnare 48 punti alle laureate in SFP. Per notizie del genere ci si potrebbe anche ubriacare.

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