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Alitalia, per le proteste decine di voli cancellati

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Giovedì mattina si deciderà il destino di Alitalia. Intanto per mercoledì pomeriggio il governo ha convocato tutte le sigle sindacali a Palazzo Chigi. da l’Unità.it Il piano di Compagnia aerea italiana (Cai), non è modificabile: rotte flotta non sono oggetto di discussione. E il governo chiederà ai nove sindacati chi ci sta. «Firmeremo con chi ci sta, e sono tutti chiamati a rispondere»: il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi, avverte che è ormai giunta l’ora x, visto che nel pomeriggio di giovedì alle 16 Cai riunisce l’assemblea per decidere se portare avanti l’offerta per la compagnia. E aggiunge: «Non c’è più trattativa». Il commissario straordinario di Alitalia, Augusto Fantozzi, auspica che l’acquirente sia Cai, perchè se si ritira la prospettiva è portare i libri in tribunale.

E sempre mercoledì dalle 12 alle 16 scioperano i dipendenti del gruppo Alitalia aderenti alla Cub Trasporti e la compagnia aerea ha già previsto la cancellazione di 40 voli (la lista è sul sito Internet della compagnia).
Il sindacato autonomo critica in particolare l’intesa sottoscritta dalla cordata italiana e Cgil, Cisl, Uil e Ugl, sottolineando che «segna un pesantissimo ridimensionamento di Alitalia che sarà ridotta ad un vettore poco più che nazionale». Inoltre sono previsti anche altri scioperi del settore del trasporto aereo, programmati da tempo e non legati alla vertenza Alitalia, tra cui quello del personale di terra di tutte le compagnie indetto da Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Ugl. Iniziative che, di riflesso, potrebbero causare disagi all’operatività dei voli di tutte le compagnie.

Sul mancato accordo Silvio Berlusconi attacca nuovamente la Cgil. «Oramai siamo alla fine delle possibilità… Spero che nessuno voglia addosso la condanna degli italiani», dice rivolto a tutti ma in particolare al sindacato e direttamente ai lavoratori, che ha avvertito che tirando ancora la corda, portando Alitalia al fallimento, non ci sarebbero ammortizzatori per nessuno.

«È il momento della responsabilità per tutti, mi auguro veramente, nell’interesse dei collaboratori di Alitalia, nell’interesse del Paese e in quello di tutti – ha detto Berlusconi questa sera – che ci sia una assunzione di responsabilità da parte di tutti». Un atto che deve essere praticamente immediato perché, ammonisce il premier, «direi che oramai siamo alla fine delle possibilità per una intesa e non voglio neanche pensare che ci siano categorie che si sottraggono a questo momento di responsabilità». E Berlusconi avverte i più restii a siglare una intesa che se la partita Alitalia dovesse fallire «il giudizio degli italiani sarebbe veramente di condanna che io penso nessuno voglia avere addosso». Guglielmo Epifani, segretario generale della Cgil risponde: «Sono parole inaccettabili»

La dead line per il salvataggio di Alitalia, dopo cinque rinvii, sembra dunque arrivata. Martedì sera, ha rivelato Sacconi a ‘Porta a Porta’, Cai ha tentato un incontro per la firma con i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl che «non si è svolto per indisponibilità del segretario della Cgil». Ed è stato il leader della Cisl, Raffaele Bonanni – sollecitato da Bruno Vespa – a spiegare che Gugliemo Epifani «vuole discutere ancora, migliorare le condizioni contrattuali, che è anche una mia opinione ma che ad ore può far sparire l’unico riferimento per la compagnia». Ecco perchè, Bonanni ha ribadito che l’accordo con Cai l’ha già fatto, perchè è ora di chiudere la partita.
Ormai Alitalia, dal fallimento della trattativa con Air France, è più indebolita, gli animi sono esasperati e bisogna salvare ventimila persone. Poi si possono migliorare le condizioni.

Il suggerimento è anche ai piloti accusati di voler difendere privilegi e che – ha detto Sacconi – chiedono 265 assunzioni in più in Cai. Bonann dice basta alle corporazioni che tengono in ostaggio l’azienda e del presidente dell’Anpac, Fabio Berti, dice che «è un osso duro ma sarà più duttile». Il leader dell’Anpac, che è sempre stata la potente associazione dei piloti, ha negato di voler difendere privilegi, ha confermato la disponibilità a sacrifici e assicurato che farà il massimo per evitare il fallimento, auspicando un accordo nel più breve tempo possibile ma con un passo indietro e senso di responsabilità a tutto tondo. Ha anche detto, però, che ci sono ancora problemi sostanziali per piloti e assistenti volo, ma sono risolvibili, diversamente sarebbe una pazzia.

Tempo per ulteriore trattativa non c’è e i «tatticismi dei sindacati, i bizantinismi, non hanno senso», si è sfogato Sacconi parlando di un negoziato «defatigante dopo una settimana vissuta da pipistrello», per le nottate al tavolo della trattativa. E poi una stoccata alla Cgil: «Qualcuno si è seduto al tavolo con un disegno non sindacale ma politico», «alti dirigenti della Cgil lo hanno fatto con logiche bizantine.

In assenza di altre offerte, ha infine ribadito Fantozzi, si tirerà avanti cercando qualcuno finchè ci sono i soldi, verosimilmente per poco (alle 10 di ogni giorno Alitalia deve pagare 1,4 milioni di euro per il rifornimento di carburante), poi porterà i libri in tribunale. Air France, Lufthansa e British Airways valuteranno di entrare in Cai «una volta risolti tutti i problemi attuali, con quote di minoranza e contratti di collaborazione», ha spiegato Fantozzi, che ha sentito al telefono i presidenti delle tre compagnie europee a cui ha anche detto che «l’opinione pubblica italiana si aspetta un cavaliere bianco».
E il numero uno di Lufthansa ha replicato che «la propria compagnia è una cicogna gialla e non un cavaliere bianco».

 

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