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Supplenze, la buona pratica delle convocazioni unitarie: precari subito al lavoro e chiarezza delle operazioni

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Quest’anno, le supplenze esploderanno. Lo abbiamo ripetuto più volte e pare che effettivamente si supererà la soglia di 150 mila precari stimata dalle organizzazioni sindacali.

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Si tratta certamente si un’emergenza e come tutte le emergenze, richiede una gestione oculata e precisa della macchina burocratica e amministrativa, con le segreterie delle scuole e gli uffici scolastici territoriali che devono necessariamente camminare alla stessa velocità.

Sappiamo che questo non avviene sempre e che anzi, in alcuni territori non avviene mai. Motivo per cui spesso e volentieri negli anni passati i dirigenti nel mese di novembre o addirittura dicembre, ancora non riuscivano ad assegnare le cattedre vacanti, in alcuni casi per assenza oggettiva di candidati in determinate classi di concorso, ma anche per un sistema delle assegnazioni delle supplenze piuttosto disgregato.

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Quest’anno non si sa come andrà da questo punto di vista, ma alcune province, stanno trovando rimedi concreti a questa situazione che possano affrontare l’emergenza e garantire l’attività didattica regolare.

Supplenze, il metodo delle convocazioni unitarie

Già lo scorso anno il CODISCO di Pisa, il coordinamento dei dirigenti scolastici, ha attuato nella provincia toscana il sistema delle convocazioni unitarie. Che vuol dire? Vuol dire che tramite un software, si è organizzata l’assegnazione dei posti ai supplenti in date uniche per tutto il territorio. Per essere più chiari, per convocazione coordinata ed unitaria si intende la convocazione in un’unica sede e in uno stesso momento dei candidati inseriti nelle graduatorie di istituto di una data provincia secondo il calendario stabilito.

Come ha spiegato a La Tecnica della Scuola Salvatore Caruso, responsabile del CODISCO di Pisa e dirigente scolastico pisano dell’Istituto Alberghiero “Matteotti”, questo vuol dire che si è fissato un calendario unico per le convocazioni: “Il 13 e 14 settembre le convocazioni per scuola secondaria di secondo grado, il 17 infanzia e primaria mentre il 18 la scuola secondaria di primo grado. Lo scorso anno questa procedura ha avuto molto successo, tanto che quest’anno il Miur ha deciso di sperimentare in alcune province un sistema analogo“.

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Quali vantaggi?

Coinvolte anche le organizzazioni sindacali che hanno firmato il protocollo per sperimentare in altre province questo sistema. Pertanto, spiega la Flc Cgil della provincia di Grosseto, che quest’anno parteciperà alle convocazioni unitarie, i dirigenti si impegnano a svolgere una convocazione unica di tutti coloro che hanno diritto alle supplenze per le scuole di ogni ordine e grado.

Quali sono i due grandi vantaggi di questa nuova soluzione?: “Le scuole potranno definire il personale docente e ATA in pochi giorni e di conseguenza gli alunni avranno già da settembre tutti i docenti definitivi. L’altro vantaggio riguarda proprio gli aspiranti precari, che potranno scegliere le cattedre in modo più trasparente, conoscendo, non solo la posizione in graduatoria, ma anche tutte le possibilità a loro disposizione“.

Per rendere agevole il processo, conclude il dirigente Caruso, abbiamo predisposto delle FAQ, per aiutare chi deve svolgere le operazioni e chi le deve seguire da diretto interessato“.

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Noi, per completezza, riportiamo il documento con le FAQ (Clicca qui)

FONTE: https://www.tecnicadellascuola.it/supplenze-la-buona-pratica-delle-convocazioni-unitarie-precari-subito-al-lavoro-e-chiarezza-delle-operazioni

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