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Assunzioni docenti: tutti i numeri del disastro

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Disastro assunzioni docenti. Con la scuola ripartita il 14 Settembre si ci è resi conto dell’ennesima, sconfortante piaga in cui versa il nostro Paese: quello della precarietà e della mancanza di insegnanti.

Quest’anno doveva essere (dicevano) l’anno del cambiamento, con i pensionamenti, l’emergenza covid che avrebbe portato più assunzioni, i concorsi, le gps, la call veloce. E invece paradossalmente si è andati a peggiorare.

La Repubblica ci fornisce i dati impietosi che mostrano il fallimento delle politiche di arruolamento scolastico per il 2020-2021. Nelle scuole italiane a oggi mancano 60 mila insegnanti.
Su 84.808 insegnanti finanziati dal governo quest’anno per un’assunzione in cattedra, finora ne sono stati stabilizzati 24.400: solo il 28,8 per cento, meno della metà. La Flc Cgil conteggia che lo scorso furono il 48 per cento: 21.236 assunti su 53.627 emissioni. Sono venti punti percentuali in meno.

Gli insegnanti che hanno ottenuto il pensionamento dal primo settembre scorso sono stati 39.000, superiori alle previsioni del ministero dell’Istruzione. I cosiddetti precari Covid, assunti per un anno e licenziabili di fronte a un nuovo lockdown, non sono stati ancora quantificati, ma dovrebbero essere tra i 50.000 e i 60.000. E inoltre c’è da risolvere il discorso insegnanti di sostegno, che mancano davvero ovunque.

Pino Turi, segretario della Uil scuola stima che saranno circa 260.000 i supplenti della stagione, il fabbisogno minimo per garantire il tempo scuola.
La Cisl nei suoi conteggi indica un numero minimo di 212.000 docenti a tempo determinato da trovare, “e questa cifra potrà solo crescere nel corso dell’anno”.

E ancora non si considerano le supplenze necessarie per sostituire i ”lavoratori fragili”, i docenti di ruolo con patologie plurime che usciranno per un anno dall’insegnamento. Se è vero, come certifica la Cgil, che le richieste di sospensione dall’attività di docenza sono tra il 3 e il 5 per cento del personale (quindi, tra i 24.000 e i 40.000 insegnanti), c’è la possibilità che un contingente rilevante di nuovi supplenti andrà cercato.

“La ministra ha ingolfato un anno già faticoso per il virus – dice Anna Maria Santoro della Flc Cgil – Le due innovazioni che ama mettersi al petto, ovvero le Graduatorie online e la chiamata veloce, non solo non hanno aiutato il reclutamento, ma lo hanno affaticato facendo spostare in avanti le emissioni in ruolo. Le graduatorie hanno aumentato la mobilità tra le regioni e, zeppe di errori, quarantamila quelli fin qui riconosciuti, sono diventate un quotidiano motivo di contenzioso in tutto il Paese”. La speed call ha portato a 2.500 spostamenti di precari in tutto. Nel Lazio le domande sono state tre, una delle quali fermata per gli errori. Questi numeri certificano un fallimento”.

Di contro riguardo le assunzioni docenti Lucia Azzolina risponde che entro il 24 Settembre tutti saranno in cattedra. Ma ormai sembrano solo parole, dato che la ministra ha spostato la data ben due volte: prima aveva assicurato che tutti sarebbero stati stabilizzati entro l’uno Settembre, poi il 14. 

 

 

Fonte: La Repubblica

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