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Domani al via il concorso straordinario. Azzolina: “Non sono previste prove suppletive”

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Non sono previste prove suppletive per il concorso straordinario docenti: era nell’aria, ma adesso è ufficiale, dopo la conferma di Lucia Azzolina intervistata ieri alla trasmissione Otto e Mezzo.
Durante la puntata la Ministra ha parlato di scuola, del nuovo Dpcm e del concorso straordinario che partirà da domani. 32 mila i posti previsti a fronte di 64 mila candidati che saranno suddivisi in più giornate nel periodo compreso tra il 22 Ottobre e il 16 Novembre.

Un concorso che sta facendo tanto discutere visti i contagi in crescita e che per i sindacati, la Lega e il Pd non andrebbe fatto. Ma a destare scalpore è anche la decisione di non prevedere prove suppletive per chi non potrà sostenerlo perché costretto a restare casa per la quarantena o perché in malattia.

“Abbiamo un parere della Funzione pubblica che vale per tutti i concorsi della Pubblica Amministrazione – ha dichiarato la Azzolina – In questo parere non sono previste prove suppletive, perché si fa riferimento a dei principi ben precisi e vale per tutti i concorsi pubblici, compresa la scuola”.

Nulla da fare dunque per chi sperava in un rinvio e nulla da fare per tutti i positivi al covid, che si vedono di fatto esclusi senza nemmeno poter partecipare dopo un’attesa di oltre sei anni.
Non solo però i positivi: ci sono anche molti docenti che hanno paura di prendere i mezzi di trasporto per recarsi fuori regione.

Una voce di protesta che si fa sentire soprattutto su Facebook, dove nella pagina ‘no concorso straordinario durante Covid’, che conta oltre 4 mila membri, alla notizia dell’assenza di prove suppletive e la conferma del concorso sono arrivati commenti di ira e lamentele.
Si legge nella pagina: “Chiediamo il rinvio del concorso a tempi migliori al fine di arginare i danni di quello che si configura a tutti gli effetti come una bomba epidemiologica di cui qualcuno prima o poi dovrà rendere conto alle famiglie e agli studenti dai quali torneremo in classe il giorno successivo a fare lezione”.

In altri gruppi Facebook molti altri docenti invocano il concorso per soli titoli, proposta già tra l’altro fatta dalla CISL scuola e bocciata ampiamente dalla Ministra settimane fa (quando ancora la situazione non era così grave).

Nel frattempo in Lombardia è stata approvata la mozione urgente dal Consiglio regionale, su proposta della Lega, che impegna la Giunta ad attivarsi per chiedere al ministero dell’Istruzione e al Governo di far slittare le prove scritte in programma: tra i voti favorevoli (57 con un solo astenuto) figurano anche i consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle.

In una nota congiunta, il capogruppo del Pd a Palazzo Madama Andrea Marcucci ed il vicepresidente della commissione istruzione Francesco Verducci, che sul tema aveva già presentato un’interrogazione urgente alla ministra, hanno ribadito che “A pochi giorni dall’inizio, riteniamo intollerabile che la ministra Azzolina non abbia previsto e comunicato una prova suppletiva per gli insegnati che sono in quarantena o positivi. Il Pd chiede ufficialmente alla ministra questa minima garanzia”.

Anche Marcello Pacifico dell’Anief è dello stesso parere: “I presupposti per sospendere le prove e prevedere delle date successive di svolgimento degli scritti vi sono tutti: basterebbe il più che prevedibile elevato numero di docenti impossibilitati a parteciparvi, perché in isolamento fiduciario o impossibilitati per motivi di salute, ai quali va comunque concessa una seconda possibilità”.

Dichiarazioni forti ma a quanto pare inascoltate dalla Ministra, che come detto proprio ieri ha confermato la partenza del concorso e l’impossibilità di fare prove suppletive.

 

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Fonte: La Tecnica della scuola

 

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