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Supplenze nella scuola secondaria, i Sindacati: non diminuiranno per effetto Dad

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Supplenze nella scuola secondaria, i Sindacati: non diminuiranno per effetto Dad.

Molti dei nostri lettori ci chiedono se le supplenze nella scuola secondaria diminuiranno per effetto della didattica a distanza, che si prevede debba rimanere in vigore, salvo clamorose sorprese, fino alle festività natalizie. Questo potrebbe portare (o starebbe già portando) secondo molti ad una diminuzione della richiesta di supplenti, poiché, lavorando in dad, un docente potrebbe gestire da casa un malessere o un contrattempo che invece, in presenza, avrebbe comportato la sua assenza.
Non dimentichiamoci quello che è avvenuto negli scorsi mesi con l’introduzione della Dad in seguito all’emergenza covid. Se le lezioni fossero state in presenza probabilmente molti docenti positivi al covid si sarebbero messi in malattia e si sarebbe dovuto ricorrere al supplente. Con l’introduzione della Dad invece molti di essi hanno continuato ad insegnare e lo stanno continuando a fare anche in questa seconda ondata, dato che alcuni stati di malattia sono gestibili con le attività online richieste dalla didattica digitale integrata.

Su questa questione, ovvero sulla possibile diminuzione delle supplenze nella scuola secondaria abbiamo posto questa domanda a Marcello Pacifico di Anief e ad Anna Maria Santoro della FLC CGIL. Secondo entrambi i Sindacati il rischio di una diminuzione delle supplenze non c’è.

“Non vedo il motivo di tutte queste preoccupazioni – afferma Pacifico – Un docente malato, sia di covid che di altre patologie, ha comunque il diritto di richiedere la malattia. E in questo caso, sia che vi sia la didattica a distanza, sia che vi sia al didattica in presenza, comunque non può fare lezione. Ricordo inoltre che se è vero che per quanto riguarda le superiori i docenti stanno lavorando da casa, affrontando la grande sfida e le problematiche legate alla didattica a distanza, è vero anche che al momento rimangono in presenza le attività nelle scuole di infanzia, primaria e media.
Ne consegue che in questo segmento di scuola (che sono comunque quelle più numerose) non ci sarà un calo di richiesta di supplenti. Oltre a questo segmento non ci sarà un calo nemmeno su altri sue fronti: le attività laboratoriali e il sostegno”.

In effetti la presenza è garantita per le attività di laboratorio, previste in linea di massimo negli istituti professionali, e per gli studenti disabili. Sono esclusi dal provvedimento i bambini e gli adolescenti che hanno problemi respiratori o patologie incompatibili con l’uso della mascherina.

“Al momento non vedo cosa possa cambiare in termini di richiesta di supplenti – afferma Anna Maria Santoro – Anzi, le cattedre ancora scoperte in Italia sono tantissime e fino a Dicembre si continuerà a procedere con le nomine. Inoltre penso sia improbabile un lockdown generale allo stato attuale, quindi l’unico segmento che continuerà con la dad rimane quello delle secondaria di secondo grado. La speranza è che comunque con il passare dei mesi l’emergenza diminuisca e si torni tutti in presenza, quindi sia un problema solamente momentaneo”.

E’ vero che sulle supplenze quest’anno c’è un gran caos. Le Gps non sembrano, stando a quanto ci dicono molti dei nostri lettori, funzionato molto e alcuni Uffici Scolastici stanno solo in questi giorni completando l’attribuzione degli incarichi da graduatorie al 31 agosto e 30 giugno. Un lavoro immane, se si considera che dai ruoli sono rimaste scoperte circa 64.000 cattedre. La competenza passa ai Dirigenti Scolastici, che potranno attribuire eventuali supplenze residue e, come sempre, le supplenze temporanee.

 

 

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Fonte: Orizzonte Scuola

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