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VI ciclo TFA Sostegno, il Ministro Messa annuncia l’aumento dei posti disponibili.

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VI ciclo TFA Sostegno, il Ministro Messa annuncia l’aumento dei posti disponibili.

Novità importanti per quanto riguarda il VI ciclo TFA sostegno. Ieri, durante il question time alla Camera dei Deputati, il Ministro dell’Università Cristina Messa ha annunciato un aumento dei posti disponibili.

Per la precisione con la rilevazione compiuta nel mese di marzo è emersa la disponibilità di 22 mila posti. Perché tutti i posti vengano utilizzati, però, il MIUR dovrà avviare la procedura di finanziamento al Ministero dell’Economia.
Un aumento che si rende necessario a seguito dell’emergenza legata ai posti di sostegno. Secondo quanto riferito dalla Ministra infatti posti degli idonei non vincitori del precedente ciclo TFA sono 12.588, numeri importanti per fronte all’emergenza sostegno. Ecco che il Ministero dell’Università e della ricerca si è attivato per accrescere la potenzialità del sistema universitario, chiedendo, nel corso del mese di dicembre, un ulteriore sforzo degli atenei sulla base della necessità di ammettere in sovrannumero i candidati risultati idonei nelle medesime sedi in cui hanno sostenuto le prove.

“Il sistema universitario – ha detto la Messa – è pronto a soddisfare, in occasione del prossimo ciclo, sia l’esigenza formativa dei candidati vincitori al VI ciclo sia quella degli idonei al precedente V ciclo. Affinché si renda possibile questo aumento di posti è necessario che venga sensibilmente accresciuto il fabbisogno espresso dal sistema scolastico, che consta di 40 mila posti per il triennio 2018-2020, dei quali, fermo restando il numero degli idonei dei precedenti cicli, solo 6.191 sono disponibili attualmente per il prossimo VI ciclo”.

Una emergenza sostegno che, uno studio realizzato dalla CISL, vede una carenza importante di personale specializzato. Infatti, gli specializzati che nell’anno scolastico in corso (2020/21), sul totale delle supplenze conferite su attività di sostegno, hanno coperto una supplenza sono in minoranza (22.000 su 107.000 pari a meno del 21%), mentre la percentuale dei supplenti non specializzati risulta in crescita di oltre 4 punti rispetto alla situazione registrata nel 2017/18, anno.

 

 

 

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Fonte: https://www.orizzontescuola.it/

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