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L’Abc della «Buona scuola»

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ricorso-diploma-magistrale-gae1. Buona scuola / Assunzioni per 100.701 precari

Dal 1° settembre avranno una cattedra 100.701 insegnanti grazie a un piano straordinario di assunzioni: circa 36mila sul turn over, 15mila sul sostegno e gli altri sul nuovo organico dell’autonomia. Restano esclusi 23mila precari della scuola dell’infanzia. Dal 2016 saranno riassorbiti sui posti liberi da turnover i circa 6.500 idonei del vecchio concorso Profumo. Entro il 1° ottobre sarà bandito il concorso triennale regionale da 60mila posti 2016-2018, al netto dei 6.500 idonei. Come spiega il Miur, grazie alle assunzioni la scuola avrà l’8% di docenti in più, per una media di 7 per ogni istituto. Limiti alla reiterazione dei contratti a termine: non si potrà andare oltre i 36 mesi, anche non continuativi per evitare la creazione di nuovi bacini di precari e rispettare le normative Ue.

2. Buona scuola / Nuovi poteri ai presidi

I presidi diventano “leader educativi”: possono chiamare direttamente i docenti dell’organico dell’autonomia per realizzare il progetto formativo della scuola, che potranno anche autocandidarsi. La la buona scuolascelta dei docenti avviene all’interno di ambiti territoriali (a regime di dimensione inferiore al territorio della provincia) predisposti dagli uffici scolastici regionali. I dirigenti sono tenuti a rendere pubbliche, attraverso il sito della scuola, tutte le informazioni relative agli incarichi conferiti. Il loro operato sarà valutato ogni tre anni da ispettori ministeriali, e all’esito della valutazione sarà collegata la retribuzione di risultato. I presidi dettano la linea del Piano dell’offerta formativa, che però sarà elaborato dal collegio docenti e approvato dal consiglio d’istituto.

3. Buona scuola / Alternanza scuola-lavoro

L’alternanza scuola-lavoro diventa strutturale con uno stanziamento di 100 milioni l’anno: almeno 400 ore nell’ultimo triennio degli istituti tecnici e professionali e 200 ore in quello dei licei. L’alternanza si potrà fare in azienda ma anche in enti pubblici e musei, anche d’estate e all’estero. Sarà predisposta una Carta dei diritti e dei doveri degli studenti in alternanza e i ragazzi partecipanti potranno valutare l’efficacia dei percorsi effettuati. Inoltre sarà istituito un Registro nazionale dell’alternanza in cui saranno visibili enti e imprese disponibili. Una parte dei fondi che lo Stato stanzia per gli istituti tecnici sarà legata (per il 30%) agli esiti dei diplomati nel mondo del lavoro. Altri 90 milioni (che diventeranno 30 all’anno dal 2016) sono destinati subito per l’innovazione didattica e la creazione di laboratori territoriali, aperti anche nel pomeriggio, per orientare i giovani al lavoro.

4. Buona scuola / Il debutto del merito

Il provvedimento destina 200 milioni l’anno dal 2016 alla valorizzazione del merito del personale docente. La distribuzione alle scuole terrà conto dei territori con maggiori criticità educative. Saranno i dirigenti scolastici ad assegnare i fondi agli insegnanti, in base a linee guida nazionali, da un apposito nucleo di valutazione interno alla scuola di cui fanno parte anche genitori e studenti.

5. Buona scuola / Una card per i docenti

Con il ddl arriva la Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione dei docenti: si tratta di un voucher di 500 euro l’anno da spendere in aggiornamento professionale attraverso l’acquisto di libri, strumenti digitali, corsi, mostre ed eventi culturali. La formazione in servizio diventa obbligatoria, finanziata con uno stanziamento strutturale di 40 milioni di euro l’anno, e coerente con il Piano dell’offerta formativa della scuola e con le priorità indicate dal ministero.

6. Buona scuola / School bonus e detrazioni paritarie

Chi farà donazioni a favore delle scuole per la costruzione di nuovi edifici, per la manutenzione e per la promozione di progetti dedicati all’occupabilità degli studenti avrà diritto a un credito d’imposta al 65% (il cosiddetto “school bonus”) in sede di dichiarazione dei redditi. Il credito scende al 50% per le erogazioni effettuate nel periodo d’imposta successivo a quello in corsi al 31 dicembre 2016. Per chi iscrive i figli a una scuola paritaria è prevista una detrazione Irpef del 19% per ogni alunno fino a un tetto di 400 euro per le rette per elementari, medie e superiori. Stretta sui diplomifici: entro 120 giorni partirà un monitoraggio a tappeto del Miur.

7. Buona scuola / Largo alle scuole innovative

Il provvedimento prevede un bando per la costruzione di scuole altamente innovative dal punto di vista architettonico, impiantistico, tecnologico. Scuole “green” e caratterizzate da nuovi ambienti di apprendimento digitali. L’Osservatorio per l’edilizia scolastica, istituito presso il Miur, coordinerà strategie e risorse per gli interventi e promuoverà la cultura della sicurezza. Vengono recuperate risorse precedentemente non spese da investire sulla sicurezza degli edifici. Stanziati 40 milioni per finanziare indagini diagnostiche sui controsoffitti delle scuole. Viene istituita la Giornata nazionale per la sicurezza nelle scuole.

 

FONTE: ilsole24ore.com

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