Quando i Dirigenti Scolastici denunciano le obiettive difficoltà di gestione amministrativa e di funzionamento didattico delle scuole a causa della costante riduzione delle risorse finanziarie e delle dotazioni di personale loro assegnate non “fanno politica”, ma esercitano correttamente e responsabilmente il loro ruolo istituzionale, anche nel rapporto di doverosa e trasparente informazione alle famiglie.
La smetta, dunque, il ministro Gelmini con le sue reiterate esternazioni pubbliche contro i dirigenti scolastici e si attivi, piuttosto, per dare risposte tempestive alle scuole che non possono “sprecare” risorse, semplicemente perché le ricevono in ritardo e in misura insufficiente rispetto alle ordinarie esigenze di funzionamento.
Se la scuola, pur tra infinite difficoltà, riesce a garantire un servizio qualitativamente dignitoso, lo si deve proprio al lavoro di dirigenti, docenti e personale ATA, che meriterebbero per questo non accuse ingenerose, ma riconoscimento e rispetto.
Roma, 17 marzo 2009
Francesco Scrima, Segretario Generale CISL Scuola