Tutto confermato, qualche limatura superficiale all’impianto della riforma come pubblicato. Restano tutti i punti critici e contestati.
Dirigenti che scelgono i docenti
Confermata l’istituzione di albi regionali, divisi in liste provinciali e subprovinciali da cui i dirigenti potranno attingere per l’assunzione dei docenti. Nelle liste confluiranno i neoassunti e i docenti già di ruolo, ma a seguito di domanda di mobilità.
Il dirigente potrà proporre al docenti un incarico su cattedra o su organico funzionale in base al curriculum. La proposta potrà essere avanzata anche a docenti che coprono in modo stabile una cattedra in altra scuola. Gli incarichi si rinnovano ogni 3 anni.
Mobilità
Una soluzione che modificherà anche l’impianto della mobilità, dato che i docenti potranno entrare soltanto negli albi e non chiedere una scuola specifica.
Formazione docenti
Cofermata anche la formazione obbligatoria con delle novità rispetto alla bozza che affronteremo in un articolo specifico. I docenti avranno 500 euro annui a disposizione da spendere per la propria formazione, si va dai libri ai software, dai concerti ai corsi di formazione.
A ciò si aggiungono anche 40mln di euro per la formazione durante il servizio.
Merito
Restano gli scatti di anzianità. Confermati anche 200 mln per il merito del singolo docente, che dovranno essere distribuiti dal dirigente sulla base di specifici criteri che vanno dal rendimento degli alunni, innovazione metodologia didattica, migliroamento complessivo della scuola, qualità dell’insegnamento. 200 mln per il merito.
Immissioni in ruolo
Confermato quanto già anticipato nella bozza: un piano straordinario di assunzioni per l’a.s. 2015/16 che coinvolge coloro che alla data di presentazione delle domande di assunzione siano iscritti nelle GaE o come vincitori nelle GM del concorso 2012.