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GPS Milano bloccate su Sigeco da venerdì: è caos all’UST, incerti i tempi di aggiornamento delle nomine

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GPS Milano bloccate da giorni: sembra assurdo a dirsi, ma a quasi un mese dall’inizio della scuola, con tantissime cattedre ancora scoperte in una delle città più importanti d’Italia, tantissimi docenti anziché in classe rimangono davanti il computer e la propria scrivania attendendo invano la chiamata che gli spetta.

Tutta responsabilità dell’Ust di Milano (che non risponde né al telefono né alle email) o della piattaforma Si.ge.co. che non sta più mostrando da venerdì 2 Ottobre lo scorrimento in tempo reale delle graduatorie?

Per il docente iscritto che vuole vedere la sua posizione e lo stato delle chiamate, una volta inserite le proprie credenziali e cliccato nella propria classe di concorso, si trova infatti scritto:
“Le classi di concorso sono in fase di lavorazione. L’Ufficio scolastico territoriale di Milano ha stabilito che le nomine saranno pubblicate su Sigeco solo al completo scorrimento della graduatoria”.

In pratica ciò si traduce in GPS Milano bloccate e addio alla trasparenza e alla visualizzazione delle nomine in tempo reale. Una scritta che getta i precari nello sconforto, che potrebbero dover attendere settimane prima di capire in che scuola dovranno prestare servizio. A risentirne sarà anche la didattica e gli alunni, che si vedranno privi dei docenti ancora per parecchi giorni, quando invece i nominati potrebbero già prendere servizio il giorno seguente.

Resta da capire se ciò è dovuto ad un problema tecnico della piattaforma (il che avrebbe dell’incredibile) o ad una scelta incomprensibile dell’Ust Milano.
Nella propria Home Page, Sigeco dichiara che il loro non è un sistema che nomina in automatico: “Le operazioni di nomina sono svolte in autonomia da funzionari UST, ciascuno con i propri metodi e tempi; noi non sappiamo quali siano. L’UST decide in autonomia in merito alla pubblicazione ed aggiornamento dei dati. Modalità, tempi di aggiornamento e contenuti non dipendono da noi“. In pratica la responsabilità di questa scelta sembra essere esclusivamente dell’UST.

Proprio dall’UST, stando alle dichiarazioni di qualche docente che si è recato personalmente in sede, per alcune classi di concorso gli aggiornamenti dovrebbero riprendere nel giro di poche ore, ma secondo Massimiliano Sambruna i tempi saranno più lunghi. Il segretario Cisl scuola Milano afferma infatti che per risolvere quest’incredibile situazione serviranno probabilmente un paio di settimane: “È difficile fare previsioni, ma nella migliore delle ipotesi penso che serviranno almeno dieci giorni per concludere tutte le operazioni”.
Si parla di 5.000 incarichi in totale da assegnare, considerando sia il sostegno che gli insegnamenti di materia in tutti gli ordini di scuola.

Jessica Merli, segretaria della Flc Cgil afferma che per cercare di capirne di più e trovare una soluzione rapida si stanno muovendo i sindacati: “Confidiamo di arrivare a una mediazione, perché questo sta diventando un problema sociale, più che contrattuale. Chiediamo l’intervento del prefetto perché qualcuno deve prendersi carico di quanto sta succedendo: c’è un diritto allo studio che viene negato. Due weekend fa si è lavorato sia il sabato che la domenica, visto che il sistema si è informatizzato anche per questo, ma questo weekend era tutto fermo”. L’incontro con i sindacati dovrebbe avvenire questo venerdì.

Nel frattempo sui social e per le vie di Milano impazza la polemica:
L’UST di Milano non dà risposte. Lavoratori in attesa di un colloquio da tutta la mattina. Convocazioni bloccate, errori su errori, scuole in tilt, docenti in attesa di nomina o con nomine temporanee,risposte dal dirigente zero” questo è il post che si legge sulla Pagina Facebook di USB Scuola Lombardia.

 

 

 

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