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Riconoscimento dell’anno 2013: la Cassazione lo riconosce solo ai fini giuridici e non economici

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Recuero del 2013, delusione per il personale della scuolaMaster Italiano L2 - insegnamento dell'italiano per gli stranieri - punti gps mobilità e trasferimento - mondo scuola

La Corte di Cassazione ha emesso una sentenza attesa da molti, riguardante il riconoscimento dell’anno 2013 ai fini della carriera del personale pubblico. La decisione, depositata dopo l’udienza del 2 aprile scorso, ha portato a un chiarimento definitivo, ma con esiti che hanno deluso le aspettative di chi sperava in un riconoscimento pieno

Secondo quanto stabilito dalla Corte, l’anno 2013 può essere considerato valido esclusivamente ai fini giuridici. Questo significa che tale periodo potrà essere utilizzato per istituti contrattuali come la mobilità, la partecipazione a concorsi e la determinazione dei docenti soprannumerari nelle graduatorie interne. Tuttavia, non avrà alcun effetto economico: non sarà riconosciuto per la progressione degli scatti stipendiali o per il passaggio a fasce retributive superiori.

La sentenza sottolinea che, in assenza di un intervento specifico della contrattazione collettiva per reperire le risorse necessarie, non è possibile attribuire alcun valore economico all’anno 2013. Questo pronunciamento della Cassazione rappresenta un punto fermo, ribadendo i limiti normativi attualmente vigenti.

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