fbpx

FLC CGIL. Corsi abilitanti: “indicazioni tardive e insufficienti, poca chiarezza sul tirocinio e sui tempi di conclusione”

159

(webOd) ROMA. FLC CGIL. Corsi abilitanti: indicazioni tardive e insufficienti, poca chiarezza sul tirocinio e sui tempi di conclusione.
FLC CGIL: <<Tutte le difficoltà scaricate sui corsisti e sugli atenei che cercano di preservare la qualità dei percorsi>>.

La FLC CGIL ha comunicato che <<da diversi mesi sta sollecitando i due ministeri coinvolti nell’avvio dei corsi abilitanti a fornire indicazioni tempestive e chiare sui vari aspetti che riguardano l’avvio e la gestione dei percorsi. I gravi ritardi con cui le università sono state autorizzate a dare inizio alla formazione ha determinato la concentrazione di attività formative e tirocinio nella fase finale dell’anno scolastico, quando più intenso è l’impegno a scuola>>.

<<In questo contesto di oggettiva difficoltà – sottolineano la FLC CGIL – le Università coinvolte nell’erogazione dei corsi hanno messo in atto scelte difformi sulle modalità di assolvimento del tirocinio diretto: alcuni atenei telematici, come ad esempio E-campus, assimilano le ore di supplenza a scuola al tirocinio, mentre altre università distinguono attività lavorativa e tirocinio con il tutor. Questo crea chiaramente forti disparità tra chi frequenta i corsi in istituzioni universitarie e AFAM differenti. E come FLC CGIL – fa sapere – abbiamo scritto al Ministero dell’Istruzione e al Ministero dell’Università e Ricerca, ma non abbiamo ricevuto alcun riscontro. Parimenti abbiamo chiesto interventi tesi a favorire la frequenza di attività didattiche e tirocinio da parte dei corsisti che stanno lavorando a scuola e indicazioni precise sui tempi di conclusione dei corsi. Già è stato grave il ritardo nell’avvio delle procedure dell’anno accademico 2024/25 – sostengono dalla FLC CGIL – , ma il fatto che a studenti e lavoratori che frequentano i corsi non vengano fornite indicazioni chiare è veramente inammissibile. I costi di questa formazione sono molto alti e scaricati totalmente sui corsisti, l’obiettivo per cui la riforma del reclutamento del PNRR li prevede è quello di garantire una formazione di qualità per tutti i futuri Docenti della scuola italiana, ma questo è impossibile – concludono dalla FLC CGIL – se la formazione si trasforma in un mercato dei titoli e il processo manca di una cabina di regia che guidi e governi questo processo>>. …- così come comunicato il 28.05.2025 da www.flcgil.it/scuola/precari/corsi-abilitanti-indicazioni-tardive (fonte notizia)  dove si può continuare a leggere altro ancora

 

In questo articolo