Titolo di sostegno INDIRE o universitario: quali differenze? Ecco cosa cambia in termini legali, formativi e nelle GPS.
Quali sono le differenze tra i titoli di specializzazione sul sostegno conseguiti tramite INDIRE e quelli ottenuti presso le Università? Da un punto di vista giuridico e occupazionale, entrambi i titoli (INDIRE e universitario) consentono l’inserimento nella prima fascia delle GPS (Graduatorie Provinciali per le Supplenze) per il sostegno. Non vi sono, dunque, ostacoli normativi che penalizzino uno dei due percorsi rispetto all’altro.
Equivalenza per l’accesso alle GPS, ma differenze nei crediti formativi
Tuttavia, esiste una distinzione formale relativa alla natura dei crediti rilasciati:
- I corsi universitari attribuiscono CFU (Crediti Formativi Universitari), in linea con il sistema accademico nazionale ed europeo.
- I corsi INDIRE, non essendo offerti da un’istituzione universitaria, rilasciano CFTS (Crediti Formativi per la Formazione sul Sostegno), validi esclusivamente all’interno del sistema nazionale di istruzione e formazione.
I chiarimenti ufficiali del Ministero
Secondo le FAQ pubblicate dal Ministero dell’Istruzione, i titoli hanno finalità simili ma natura diversa:
- Titolo INDIRE: si tratta di una specializzazione non universitaria valida per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità. Il titolo ha valore esclusivamente in ambito nazionale e consente sia l’inserimento nelle graduatorie per le supplenze, sia la partecipazione ai concorsi per posti di sostegno.
- Titolo universitario: viene rilasciato dalle Università, talvolta in convenzione con INDIRE, ed è riconosciuto come titolo di specializzazione universitario per il sostegno. Ha valenza accademica piena e conferisce CFU.
Il nodo dei punteggi GPS: tutto ancora da chiarire
Rimane ancora incerta la questione del punteggio da attribuire ai titoli INDIRE nelle GPS. Non è stato ancora ufficializzato se questi corsi avranno un valore inferiore, equivalente o maggiore rispetto al tradizionale TFA sostegno universitario. La risposta definitiva potrà arrivare soltanto con la pubblicazione delle tabelle ministeriali aggiornate oppure con ulteriori chiarimenti normativi da parte del Ministero. Una situazione che, al momento, lascia molti docenti in attesa di indicazioni precise per orientare le proprie scelte formative.
