(Salvo Cona) ROMA. Il MUR ha comunicato ieri, mercoledì 17 settembre, che il Ministro dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini, ha tenuto un tavolo di confronto con gli Assessori regionali per il Diritto allo studio, dedicato al tema delle borse di studio e dell’housing universitario. L’incontro si è svolto in un clima di massima collaborazione e di ascolto reciproco, con l’obiettivo comune di consolidare i risultati raggiunti nella tutela del diritto allo studio.
Ministro e Assessori hanno discusso in particolare della strategia da adottare per garantire nel tempo la tenuta del sistema delle borse di studio, presidio fondamentale per assicurare l’accesso all’istruzione universitaria, anche in vista dell’esaurimento dei fondi PNRR oggi destinati a questa finalità. Il Ministero si è impegnato a individuare ulteriori risorse rispetto a quelle già disponibili, così da incrementare la contribuzione statale alle borse di studio e assicurare la continuità degli interventi e la certezza del sostegno agli studenti idonei. Anche le Regioni hanno confermato la propria disponibilità a concorrere a questo sforzo con risorse proprie.
Ampio spazio è stato dedicato anche al tema dell’housing universitario, riconosciuto come fattore decisivo per ampliare l’accesso agli studi, soprattutto per gli studenti fuori sede, e per ridurre le diseguaglianze territoriali.
Il MUR ha evidenziato il rafforzamento delle misure per il diritto allo studio attuato nell’ultimo triennio. Negli ultimi anni sono stati infatti significativamente aumentati i fondi statali destinati alle borse, tanto che, con il finanziamento record di 881 milioni di euro per l’anno accademico 2024/25, le Regioni dispongono per la prima volta di risorse eccedenti rispetto al fabbisogno, utilizzabili a beneficio del prossimo anno accademico.
L’aumento non ha riguardato soltanto le risorse complessive, ma anche gli importi minimi delle borse e le soglie massime ISEE e ISPE di accesso, confermati e aggiornati anche per l’anno accademico 2025/2026. L’importo delle borse di studio per gli studenti fuori sede è stato portato a 7.072,10 euro, quello per gli studenti pendolari a 4.132,85 euro, mentre per gli studenti in sede a 2.850,26 euro. Per gli studenti con minori possibilità economiche è prevista una borsa ulteriormente maggiorata fino a 8.133 euro, il livello più alto mai registrato in Italia. Contestualmente, sono stati innalzati anche i limiti massimi dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente (ISEE) e dell’Indicatore della Situazione Patrimoniale Equivalente (ISPE), fissati rispettivamente a 27.948,60 euro (+221,81) e 60.757,87 euro (+482,21), ampliando così la platea dei beneficiari.