A distanza di due mesi, quando assieme al ministro Giannini incassò la ‘pentolada’ dei Cobas, la responsabile scuola Pd, nonché relatore del ddl di riforma della scuola, torna a parlare nel capoluogo bolognese: durante un dibattito su ‘La Buona Scuola: le nuove opportunità’, contro di lei slogan e striscioni.
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Lo sostiene Susanna Camusso, segretario Cgil: vorrei che nessuno si facesse l’illusione che basti un altro voto di fiducia per chiudere la partita. Dal governo tante bugie, aveva dichiarato che avrebbe aperto una discussione coi sindacati. Nel passaggio tra la Camera e il Senato ha annunciato assemblee e discussioni. Invece non si è confrontato con …
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L’organico potenziato ci sarà fin dal 2015/16 e i docenti saranno da subito assunti. Le scuole dovranno deliberare per la ricognizione.
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Questo il testo ufficiale del ddl (maxiemendamento 1.9000) sulla “Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione”, approvato ieri dal Senato con il voto di fiducia.
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Chi sono gli attori della riforma della scuola? Al di là di leggi e decreti pasticciati, gli unici futuri protagonisti di ciò che accadrà saranno soprattutto coloro che nella scuola operano quotidianamente e fanno la scuola vera, quella sul campo. Non bisogna dunque disperare. I provvedimenti calati dall’alto, dicitur, non hanno lunga vita.
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Mentre i sindacati organizzano per giorno 7 luglio una grande manifestazione davanti alla Camera, si annuncia l’avvio dei lavori alla Camera.
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Riportiamo una sintesi – redatta dal UIL Scuola – che svela cosa accadrà alle scuole dopo l’approvazione del maxiemendamento che prevede il voto di fiducia al DDL Scuola. In calce potete scaricarire la scheda commentata sempre a cura della UIL.
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econdo alcuni senatori del PD i docenti intervenuti in aula anzichè assistere ai lavori, come consentito dal regolamento, ha disturbato i lavori.
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Dalla relazione tecnica allegata al maxiemendamento approvato ieri al Senato emerge un aumento di 2mila unità delle assunzioni in programma a partire dal 1° settembre 2015. Una novità resa possibile dall’effettivo conteggio dei pensionamenti, che è andato a favore dei precari.
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