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Decreto salva Catania:sempre più no.

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Si allarga il fronte del no all’aiuto per la città. Tutti contro Catania, contro la decisione del CIPE che ha stanziato per la città di Vincenzo Bellini il finanziamento salva dissesto. Da cataniaOggi: E’ un coro che dalle Alpi ed arriva fino agli Iblei. L’ultimo a dire la sua contro tale provvedimento è il Governatore della Lombardia ,Roberto Formigoni. L’ex ministro ,senza utilizzare mezzi termini, ha infatti dichiarato questa mattina durante una intervista rilasciata al giornalista Maurizio Belpietro su Canale 5, che i soldi stanziati per Catania erano destinati al recupero delle aree sottosviluppate del Nord,mostrando cosi tutta la sua contrarietà riguardo i 140 milioni di euro destinati a Catania. Formigoni ha detto che quei soldi appartenevano al Fas, Fondo per Aree Sottosviluppate, fondi destinati alle regioni del Nord ,definendo inoltre tale provvedimento completamente contrario agli accordi sul federalismo poiché sono questi,soldi a fondo perduto e non prevedono sforzi per il rientro. Continua Formigoni, dicendo che questi fondi sono stati stanziati non per la produttività ma per colmare buchi di bilancio.

A Milano quando ci sono stati problemi economici al comune, ha ricordato Formigoni, si è venduta la centrale del latte, ciò non vuol dire che si debbano vendere i propri gioielli cittadini ma che si deve iniziare a ridurre gli sprechi. Questo di Formigoni è l’ultimo dei no contro il decreto salva dissesto di Catania, prima di lui infatti anche il sindaco di Milano,Letizia Moratti, si era espressa contro questo decreto,criticando l’atteggiamento assistenzialista che si prestava a Catania. Pronta però la replica del presidente della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo il quale ha dichiarato:”la Moratti abbia l’onesta di riconoscere che per l’Expo 2015 otterrà chissà quanti miliardi,le risorse per Catania vengono reperite dal Fondo per il Sud”. Si fa sempre più duro quindi lo scontro per il finanziamento a Catania, il fronte del No si allarga e diventa più combattivo e va da Milano a Ragusa. L’argomento ora sarà preso in analisi dal Parlamento dove si prevede una dura opposizione,una battaglia. Speriamo che una volta almeno i mettano da parte invidie e giochi di potere e si aiuti una città che veramente ne ha bisogno. Le città del Nord per una volta almeno possono fare a meno di questi soldi,visto che di aree sottosviluppate ne hanno sicuramente meno di noi

Scritto da Giovanni Tambone   

martedì 21 ottobre 2008

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