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Bossi sul presidenzialismo: «Prima il federalismo, poi vediamo»

2002

bossi_adnkronos-268x201È un’idea che ha sempre avuto Berlusconi. Noi non abbiamo mai pensato al presidenzialismo. Ora pensiamo al federalismo, poi vediamo…». Così il ministro delle Riforme, Umberto Bossi, durante il brindisi che segue il concerto di Natale al Senato, risponde ai giornalisti dopo la conferenza stampa di sabato, di Silvio Berlusconi.

Il presidente del Consiglio, infatti, a margine della conferenza, ha parlato del suo desiderio che l’Italia diventi una Repubblica presidenziale e, su questo tema, ha manifestato apertura affinché «non si sia divisi» tra maggioranza e opposizione. «La riforma presidenziale – ha ricordato – è una cosa su cui avevamo lavorato nel ‘94, era inserita nel programma. Comunque è una cosa che tutti quelli che sono del settore sanno che è auspicabile. Ma questa – ha sottolineato il premier – è una cosa che si deve fare solo non divisi, c’è bisogno che ci sia il 100 per cento».

Berlusconi è tornato anche a parlare dei pochi poteri che il premier ha a Costituzione vigente. «C’è – ha spiegato – una carenza di potere del presidente del Consiglio che è negativa, bisogna che abbia almeno i poteri che hanno gli altri presidenti: dovrebbe almeno poter dimissionare un suo ministro».

Ma la replica critica del Carroccio non si è fatta attendere. Così anche quella dell’Udc: «Con il presidenzialismo cade definitivamente la ‘bozza Violante’ di riforma costituzionale che nella passata legislatura aveva trovato convergenze tra gli schieramenti. Il presidenzialismo richiederebbe una riforma costituzionale diversa da quella immaginata, a partire dal Senato federale, dalla abolizione del bicameralismo perfetto oltre ai compiti della Camere». Lo sostiene Maurizio Ronconi (Udc) secondo cui, dopo le parole del premier «si riparte da zero con il sospetto che l’obiettivo sia quello di fermare tutto ad iniziare dal federalismo fiscale che non è estraneo ad una compatibile riforma costituzionale».

A supporto del premier, interviene invece il presidente dei senatori del Pdl Maurizio Gasparri che sottolinea come «il presidenzialismo è una bandiera del centrodestra» ed «è un nostro obiettivo e riteniamo che i tempi siano maturi anche in Italia per una democrazia forte e stabile».

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