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Exploit di Grillo, testa a testa tra i Poli  Ma al Senato nessuno avrà una maggioranza
L’Italia che esce dalle urne è un’Italia puzzle, estremamente frammentata, dove le due principali coalizioni si fronteggiano in un acceso testa a testa sui voti (al Senato viaggiano entrambe sul 30,7% e tutto si sta giocando sul filo dei singoli voti con il risultato del Piemonte) e dove il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo arriva a contendere al Pd lo scettro di primo partito con percentuali di consenso vicine al 25%, un quarto del totale. Una segmentazione, quella che emerge dal voto per ilSenato (GUARDA lo spoglio in tempo reale), che per il vicepresidente del Pd, Enrico Letta, il primo dei leader a commentare a caldo i risultati, significa ingovernabilità e, di conseguenza ritorno quasi immediato alle urne: «Si farà subito una nuova legge elettorale e si tornerà a votare». Dopo di che la decisione spetterà solo al presidente della Repubblica. Ci sarà la possibilità di mettere insieme una maggioranza qualunque sia? Si potrebbe ipotizzare di tornare alle urne ma per il solo Senato? Gli scenari possibili sono molti, ma la maggior parte sono improbabili. Intanto anche le prime proiezioni della Cameraparlano di voto-terremoto o, per riprendere la metafora grillina (usata inavvertitamente anche da Gennaro Migliore di Sel durante una delle dirette tv pomeridiane), voto-tsunami: con il 96% dei voti scrutinati, il centrosinistra è al 29,65%, il centrodestra sta incollato al 29%. Ma a livello di singoli partiti il trionfatore è ancora il Movimento 5 stelle, al 25,54% (il Pd al 25,51) . Anche per questo, qualunque sarà il risultato finale, sarà una vittoria netta dei grillini, che hanno già iniziato a festeggiare in rete per un responso che li premia in misura anche superiore alle aspettative.

 

http://www.corriere.it/Speciali/Politica/2013/elezioni/SEAS/politiche/camera/italia/20130224000000_20_ITALIA_IT.shtml

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