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SENTENZA CORTE DI GIUSTIZIA EUROPEA – E’ FESTA PER I PRECARI, E ADESSO?

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ricorso-stabilizzazioneAdesso la palla passa allo Stato italiano, condannato dalla Corte di Giustizia Europea a sanare la situazione dei precari italiani. Sono ben 250 mila che oggi hanno esultato adesso attendono speranzosi la definitiva stabilizzazione.

PERDi seguito riportiamo l’articolo di La Repubblica

Scuola, Corte giustizia europea: stabilizzazione per almeno 250mila precari

Accolto il ricorso dei sindacati: illegittime le norme italiane sulle supplenze. Possibili anche risarcimenti fino a due miliardi di euro.

Alle 9.33 di questa mattina un presidente sloveno della Corte di Giustizia europea, Marko Ilesic, ha sentenziato che i contratti a tempo determinato per gli insegnanti italiani sono illegittimi rispetto alle norme europee, che i precari che hanno superato i trentasei mesi di insegnamento a scuola devono essere assunti oppure risarciti. È una sentenza attesa, ma che ora deflagra in tutta la sua potenza.

Il bacino degli insegnanti precari che sono stati in cattedra più di tre anni è tra le 250 e le 300 mila persone. Se si rivolgeranno a un tribunale del lavoro italiano, con questa sentenza europea che fa giurisprudenza, la strada della loro assunzione diventerà certa. Chi nel frattempo ha già trovato un impiego al di fuori della scuola potrà chiedere un risarcimento. La sentenza, che interessa anche il personale amministrativo (Ata) della scuola italiana, prevede un risarcimento anche per gli scatti d’anzianità fin qui non riconosciuti dal 2002 al 2010.

Il sindacato Anief, che iniziò questa battaglia cinque anni fa, ora calcola in due miliardi a carico dello Stato i potenziali risarcimenti. E l’avvocato Walter Miceli, che cura il ricorso dal 2012, quando la Cassazione lo fermò e un Tribunale del lavoro di Napoli chiese successivamente lumi alla Corte del Lussemburgo, allarga la platea dei possibili lavoratori sanabili: “Questa sentenza può essere applicata a tutto il pubblico impiego, chi ha un’anzianità di lavoro superiore ai tre anni non potrà più avere contratti a tempo determinato. Non è necessario che i trentasei mesi siano continuativi. L’interpretazione della Corte europea è vincolante per tutti i giudici”.

La Buona scuola di Renzi-Giannini, che a gennaio dovrebbe diventare un decreto, prevede l’assunzione di 148 mila precari, la metà di quella contabilizzati dai sindacati italiani. Marcello Pacifico, segretario dell’Anief, dice: “Dopo tanti anni di sacrifici per mantenere una buona scuola giorno per giorno i precari italiani possono avere giustizia”. La Gilda insegnanti propone “subito una diffida al governo e poi, entro dicembre, al via in tutta Italia le iniziative giudiziarie per la stabilizzazione dei precari”. Il ministro dell’Istruzione, Stefania Giannini, risponde: “Il precariato è una piaga e una patologia tutta italiana. I contenuti del nostro futuro decreto sono anticipatori rispetto a quello che ha indicato la Corte europea. Presenteremo alla Commissione europea le misure che l’Italia ha attivato con una certa tempestività”.

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