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Ministro Giannini alle diplomate magistrali: anche Trento dovrà adeguarsi al nazionale, con gli inserimenti in GaE

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comunicato Segreteria Delsa – Finito l’incontro pubblico al Liceo da Vinci, il Ministro all’istruzione Giannini è stata avvicinata da alcune Diplomate Magistrali ante 2002 iscritte al sindacato DELSA che le hanno esposto il loro malessere per la situazione lavorativa venuta a crearsi dopo la creazione della recente IV fascia aggiuntiva nella sola Provincia Autonoma di Trento.

Pubblicita6x3-settembre-2015La Ministra, con estrema gentilezza, dopo aver ascoltato con interesse le loro parole, ha dichiarato di non essere al corrente di questi fatti e alla notizia che la maggior parte delle Diplomate Magistrali, che hanno più di 10/15 anni di servizio alla spalle, non riusciranno a lavorare quest’anno perché sorpassate da laureate con meno di 2 anni di servizio (che sono persino entrate in ruolo!), si è rivolta alla dirigente Ferrario chiedendo spiegazioni. Visibile l’imbarazzo della dirigente, la quale ha ammesso che si è dovuto procedere con questa scelta “dolorosa” e che comunque a breve ci sarà una sentenza sulla questione presso il Tar di Trento, su ricorso presentato dagli stessi docenti.

Alla domanda della Ministra su come la Provincia intendesse procedere su questa situazione non è stata data risposta dalla stessa dirigente Ferrario. La Ministra Giannini allora ha ribadito chiaramente che anche il Trentino dovrà allinearsi con il nazionale (dove i diplomati magistrale ante 2002 stanno ottenendo l’inserimento nelle graduatorie ad esaurimento) e al termine dell’incontro si è rivolta nuovamente ai vertici del dipartimento della conoscenza chiedendo un costante e quotidiano aggiornamento su questa situazione.

Sindacato Delsa garantisce che a sua volta non mancherà di aggiornare personalmente la ministra su quanto sta avvenendo a livello provinciale.

Mauro Pericolo, presidente di Delsa, non usa mezzi termini: “Tutto questo non fa che confermare i nostri dubbi ossia che l’assessore Rossi abbia preso delle decisioni senza confrontarsi con il nazionale esercitando lo strumento autonomistico in modo autoritario e lesivo dei diritti di questi docenti. Ci auguriamo che il Tar ponga freno a questo autentico scempio, anche perché il passo successivo è la giurisprudenza nazionale”.

Nel frattempo è fissata per sabato 12 settembre una manifestazione unitaria della scuola per protestare contro la politica gestionale del sistema scuola dell’assessore all’istruzione U. Rossi.

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