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SCUOLA, MOBILITÀ 2016/2017: DOMANDA DA MARZO, INCOGNITA PROVINCIA PER LE FASI B E C

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In tutto le operazioni di mobilità interesseranno circa 250 mila insegnanti: ecco per cosa si potrà presentare domanda e con quale possibile esito

FONTE: www.blastingnews.it

Le domande di mobilità nella scuola per l’anno scolastico 2016/2017 potranno essere presentate a partire da metà marzo fino al termine di luglio. E’ questa l’ipotesi accreditata dal quotidiano Italia Oggi che riferisce di una nota informale del ministero dell’Istruzione relativa all’accordo raggiunto lo scorso 10 febbraio tra lo stesso dicastero e i sindacati confederali e Snals. L’iter di approvazione definitiva dell’accordo sullamobilità prevede il controllo e la certificazione da parte del ministero dell’Economia e delle Finanze e del dipartimento della Funzione pubblica, prima della trasmissione alla Corte dei Conti per la relativa registrazione. L’accordo sottoscritto tra Miur e sindacati recepisce la legge numero 107 del 2015, rappresentandone il regolamento di attuazione.

Mobilità 2016/2017 per docenti immessi in ruolo entro il 2014/2015 e fasi 0 e A

In tutto potrebbero essere interessati allamobilità 2016/2017 circa 250 mila docenti, ma la loro situazione sarà differente a seconda dell’anno di immissione in ruolo. La novità più rilevante della Buona scuola, con eccezioni, è la cancellazione della titolarità della sede e la chiamata diretta dei presidi all’interno degli ambiti territoriali. Manterranno la titolarità della sede i docenti assunti con contratto a tempo indeterminato entro l’anno scolastico 2014-2015 e i neoassunti in fase 0 ed in fase A, a differenza degli insegnanti assunti nelle fasi successive. Pertanto, coloro che hanno diritto alla titolarità della sede potranno presentare domanda di mobilità tra le diverse scuole circoscritte alla provincia di titolarità, altrimenti all’interno dell’ambito. Gli insegnanti saranno assegnati agli istituti del primo ambito indicato nella domanda, oppure potranno accettare la proposta ricevuta dal preside di una delle scuole rientranti negli altri ambiti richiesti. I docenti immessi in ruolo nelle fasi 0 e A, invece, avranno la sede definitiva nella provincia nella quale presero servizio, ma avranno la facoltà di presentare istanza di mobilità territoriale per uno degli ambiti delle altre province andando, comunque, in second’ordine rispetto agli altri candidati.

 Trasferimento neoimmessi della Buona scuola nelle fasi B e C

Lo stesso discorso vale per gli assunti nelle fasi B e C che provengano da concorso: otterranno un ambito tra quelli della provincia nella quale sono stati immessi in ruolo, con la possibilità di presentare domanda per gli ambiti di altre province.

Infine, gli assunti nelle fasi B e C, ma originari delle graduatorie ad esaurimento dovranno partecipare alla mobilità a livello nazionale riguardanti tutti gli ambiti territoriali. Dunque, chi per l’anno scolastico 2015/2016 ha ottenuto una sede nella propria provincia di residenza, potrebbe essere costretto a cambiare provincia spostandosi anche di parecchi chilometri.

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