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Il risarcimento per la reiterazione dei contratti a termine

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Risarcimento o ruolo rimangono ancora possibili dopo la sentenza della Consulta. Finalmente sappiamo che è illegittimo stipulare contratti a termine oltre i 36 mesi. Le varie testate giornalistiche, portali specializzati, siti di avvocati, raccontano cosa significa questo per i docenti 13528288_10154214107659360_3817353184645868211_oprecari, stanchi e sfruttati, che cercano di capire giorno per giorno cosa spetta loro. Purtroppo, riportando le notizie in maniera ripetuta, la confusione prende il sopravvento su quella che all’inizio pareva una certezza. Ecco spuntare chi dice che non si ha diritto né al risarcimento né al ruolo perché c’è la 107 e il concorso. Chi scrive questo dice una idiozia enorme e di certo non sono gli avvocati che tentano di spiegare con termini purtroppo sconosciuti ai più. E allora cosa vuol dire questo? Molti mi mandano messaggi chiedendo lumi. Proverò a dare delle risposte sintetiche ad ognuna di esse.

 Sanatoria

In pratica il governo, consapevole che Strasburgo e la Consulta lo avrebbero condannato, ha varato lalegge 107 istituendo un apposito fondo per i risarcimenti. Se la Consulta ha ritenuto che la legge 107 e il concorso costituiscano il giusto ristoro alla precarizzazione di lungo corso, questo vale solo per chi è entrato in ruolo con le fasi B e C e per chi passerà questo concorso entrando nelle graduatorie di merito per l’anno 2016/2017. Quando si dice che non hanno diritto al risarcimento ci si limita a questi colleghi quindi. O col piano assunzionale o col concorso, essi hanno avuto quel ruolo che la Consulta tra le righe lascia intendere per chi è rimasto escluso da questi provvedimenti.

Questione di legittimità costituzionale

Come argutamente osservato dall’avvocato Pasquale De Michele, la sentenza della Consulta lascia ancora aperta la porta per l’immissione in ruolo per tutti quelli che non hanno potuto usufruire dei cosiddetti rimedi da parte dello Stato. Esiste una palese discriminazione tra chi è entrato in fase C senza nemmeno un giorno di esperienza e un precario della III fascia delle graduatorie di istituto con oltre 36 mesi di servizio. Questo vuol dire che si può eccepire la questione di incostituzionalità chiedendo al giudice del lavoro di trasmettere gli atti alla consulta per vedersi riconoscere analogo diritto.

Faq

Per riassumere mglio cosa possono fare i colleghi precari valga questa breve raccolta di faq. In caso di bisogno potranno sempre contattarmi per messaggio facebook.

Sono entrato in fase B (C): mi spetta il risarcimento ?

NO. L’immissione in ruolo col piano assunzionale va a sanare l’illiceità precedente.

Se non supero gli orali del concorso a cosa ho diritto?

L’impossibilità di prendere il ruolo, stante la pronuncia della Consulta, determina la possibilità di ricorrere al gdl per ottenere il risarcimento.

Se non ho fatto il concorso, posso avere un risarcimento?

SI; per il ruolo, almeno finchè non venga approvato un piano transitorio, bisognerà affrontare il concorso successivo del 2019.

Sono ancora nella III fascia delle graduatorie di istituto; cosa mi spetta?

Il giudice del lavoro, disapplicando la norma che consente la reiterazione dei contratti a termine, può decretare il ruolo o il risarcimento anche in misura superiore alle 12 mensilità come decretato dalle sezioni riunite della Cassazione.

Posso fare il ricorso al TAR?

Assolutamente no. Questa è materia della giustizia ordinaria e dunque dei tribunali del lavoro.

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