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Apertura delle scuole: il parere del virologo Roberto Burioni e dei pneumologi dell’AIPO-ITS

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“C’è una cosa che io, da scienziato, vorrei dire alla politica. Il 14 settembre si aprono le scuole e il 20 settembre si vota, con il solito allestimento dei seggi negli edifici scolastici e la coda di disinfezione e via dicendo. Che non si sia trovata una soluzione a questo problema è davvero imbarazzante. Non si dovrebbe votare nelle scuole e luoghi alternativi dovrebbero essere da tempo identificati in modo da non intralciare ulteriormente una già tribolata attività scolastica… che a mio giudizio -dopo la salute– è la cosa più importante che esista”. A scriverlo, precisando “senza voler entrare in polemica” con il mondo della politica, è il virologo Roberto Burioni che ieri, mercoledì 2 settembre, ha pubblicato un articolo sul suo sito ‘Medical Facts‘. In questo stesso articolo, il noto virologo fa un’altra importante riflessione, certamente degna di nota, in cui scrive che “è compito della politica e non della scienza… bilanciare i rischi in una maniera complessivamente vantaggiosa per la società: se da una parte c’è il rischio del COVID-19 e della sua diffusione, la non riapertura delle scuole non è comunque priva di rischi, privando i bambini della socialità e dell’istruzione”. A proposito di riaperture delle scuole e che “l’istruzione è un diritto inalienabile che deve essere garantito a ogni costo” interviene l’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri Italian Thoracic Society (AIPO-ITS) che proprio oggi, nel suo sito web aiponet.it, evidenzia “tre pilastri del contenimento dell’infezione della SARS-CoV2: 1) l’utilizzo delle mascherine, da evitare solo in caso di importanti disabilità; 2) il distanziamento fisico che però deve tener conto dell’età degli studenti; 3) il continuo e accurato lavaggio delle mani”. Ma per i pneumologi dell’Associazione Italiana Pneumologi Ospedalieri – Italian Thoracic Society (AIPO-ITS) proponendo “quattro interventi” che definisce “strategici” per il futuro delle giovani generazioni nel rientro a scuola: “1) Costante monitoraggio dello stato di salute del personale docente e non docente mediante tampone ed eventuale, successivo, esame sierologico. Raccomanda il controllo quotidiano della temperatura all’ingresso della scuola per studenti e per insegnanti con successiva registrazione di quanto rilevato su Cartella Clinica Digitale appositamente creata. 2) Ogni istituto scolastico deve avvalersi della figura del Medico di Lavoro Competente che sia un Pediatra e/o un Medico di Medicina Generale che operi in qualità di Medico Responsabile. L’istituto deve inoltre poter contare sulla consulenza di uno specialista Pneumologo di riferimento in caso di situazioni di allarme e di cluster sospetti; 3) Il Medico del Lavoro Competente, in qualità di Medico Responsabile, nominato dall’istituto scolastico, deve essere tempestivamente avvisato dalle famiglie, tramite mail o messaggi, in caso di segnali di malessere che possano essere segnale di potenziali nuovi focolai; 4) La creazione di chat di classe e di flussi di mail ufficiali che assicurino un contatto costante con le famiglie atto a garantire una corretta educazione sanitaria, nonché esaminare l’insorgere di eventuali criticità”.   Salvo Cona

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