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Concorso straordinario per il “ruolo”. Per indicare la Regione dove svolgere la prova ci sono due opzioni

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Anche per il Concorso straordinario per il ruolo si attendono dal MIUR notizie certe. E ad attenderle sono soprattutto quelle migliaia di docenti -sarebbero 64.563– che non vedono l’ora di poter svolgere l’unica prova prevista che, secondo quanto è stato comunicato dal Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, dovrebbe svolgersi nel mese di ottobre. A quanto pare, però, non si sa ancora se i requisiti di accesso dei docenti candidati a sostenere la prova di questo Concorso straordinario per il ruolo saranno controllati prima della stessa prova oppure tale controllo potrebbe essere limitato soltanto a coloro che la supereranno, per accedere al ruolo e/o alla formazione allo scopo di conseguire la tanto agognata abilitazione, nonostante al momento non ci sia il necessario Decreto.

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Per quanto riguarda la data (o le date) della prova, al momento non è stata ancora comunicata quella definitiva. Ma dal momento in cui sarà resa nota, gli Uffici Scolastici regionali avranno il compito e si occuperanno di gestire quella che è la formale procedura. Intanto c’è molta curiosità in merito a quali potrebbero essere le Regioni nelle quali dovrebbe svolgersi la prova scritta, cosa che dipenderà dalla decisione del Ministero dell’Istruzione… emergenza Covid permettendo. Non a caso, nella fase di compilazione della domanda su istanze online (che aveva come termine “entro il 10 agosto”) ai docenti candidati è stata richiesta una doppia scelta. La prima fa riferimento alla Regione nella quale si desidera lavorare in “ruolo”, ovvero quella in cui si individua il posto al quale si aspira per essere assunti a tempo indeterminato (tra i 32.000 a disposizione). Ma c’è da tenere presente –così come informa il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca- che per alcune procedure concorsuali, come specificato nell’Allegato B del bando di concorso, sono previste aggregazioni territoriali. Tanto che per aiutare i candidati a individuare più facilmente dove dovranno sostenere le prove, il MIUR ha predisposto un’applicazione attraverso la quale occorrerà selezionare obbligatoriamente la Regione dove è stata inoltrata l’istanza online, ma anche l’insegnamento di sostegno, compresa la tipologia di posto richiesti.

Inoltre, è stata prevista un’altra opzione sulla scelta che riguarda la Regione in cui si desidera svolgere la prova, in caso di situazione sanitaria di emergenza sanitaria. Insomma, così facendo è stata assicurata a tutti i candidati la libertà di poter scegliere la Regione, in base ai posti disponibili, consentendo quindi ai docenti aspiranti (in base alla legge 41/2020 del 6 giugno) di poter svolgere la prova o nella propria Regione di residenza oppure in un’altra Regione selezionata e indicata come quella scelta in alternativa per svolgere la dovuta prova.   Salvo Cona

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