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Retromarcia per i concorsi nel nuovo Dpcm: si faranno

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Retromarcia per i concorsi nel nuovo Dpcm firmato ieri da Giuseppe Conte.
Diversamente dalla bozza che circolava nel pomeriggio del 24 Ottobre, che prevedeva la sospensione dei concorsi pubblici e privati, ad eccezione di quelli già partiti, adesso nella versione definitiva del Dpcm al contrario, sparisce completamente il riferimento alle procedure pubbliche. Salvi quindi non solo il concorso straordinario (partito giorno 22 tra mille polemiche), ma anche il concorso ordinario e le prove di accesso rimanenti per partecipare al V ciclo del Tfa Sostegno.

Il concorso straordinario riprenderà regolarmente oggi e le prove si concluderanno il 16 Novembre. Ancora nulla si sa invece sulle date di quello ordinario che, stando a quanto dichiarato dal Miur nei mesi scorsi, dovrebbe comunque svolgersi entro la fine dell’anno, subito dopo la conclusione dello straordinario. Per quanto riguarda il Tfa Sostegno sono ancora molte le Università che, completata la fase preselettiva, devono far svolgere agli aspiranti le altre due prove (lo scritto e l’orale). Se per lo scritto dunque stando al nuovo dpcm non dovrebbero esserci modifiche, qualcosa cambierà per l’orale: alcune Università in questi giorni infatti hanno dichiarato che l’ultima prova, quella appunto orale, si svolgerà in modalità telematica. Probabile che nei prossimi giorni questa modalità sarà adottate da tutte le restanti.

Vince dunque ancora una volta la linea di Lucia Azzolina” che ieri sera alla trasmissione “Che Tempo che Fa” ha parlato proprio del concorso straordinario e dei suoi lunghi tempi: “C’è stato un dibattito su questo concorso – ha dichiarato la Ministra – io l’avrei fatto già quest’estate. Abbiamo raggiunto un accordo di maggioranza migliorativo e la prova non è più a crocette, ma a risposta aperta, così va sicuramente meglio. Questo ha dilatato i tempi e i concorsi si stanno facendo adesso”. Ribadito il secco “no” per la prova suppletiva: “C’è un parere della Funzione Pubblica che vieta le prove suppletive. Sono state utilizzate le stesse regole che sono state applicate per l’università. In questi giorni si stanno tenendo altri concorsi per la Pubblica Amministrazione”.

Ad appoggiare le scelte del governo anche il Ministro per la Pubblica Amministrazione, Fabiana Dadone: “Sui concorsi, la parola d’ordine è continuare. Le misure che abbiamo già da mesi approvato consentono di svolgere le prove in maniera decentrata e con tutele adeguate a garantire, allo stato attuale, la sicurezza sanitaria. È un momento delicato per tutti noi ma restando uniti ce la faremo”.

Molto critico sulla retromarcia per i concorsi Mario Pittoni, responsabile Scuola della Lega e vice presidente della commissione Cultura al Senato, che richiama l’attenzione del Comitato Tecnico Scientifico: “Dando l’ok per l’espletamento dei concorsi il CTS si sta assumendo una grave responsabilità. Il fatto che la selezione sia in corso, da solo non può giustificare che si metta a rischio la salute di tante persone per un’operazione che non avrà effetti sull’attuale anno scolastico e poteva tranquillamente essere sostituita da assunzioni dirette. Mi chiedo se siano stati considerati i pericoli derivanti dagli spostamenti, anche da una regione all’altra, che coinvolgeranno oltre 60mila candidati. Una contraddizione, tra l’altro, con l’invito del Ministro della Salute Roberto Speranza a non uscire da casa se non per assoluta necessità“.

 

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Fonte: https://quifinanza.it/

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