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Nuovo Dpcm: restrizioni severe fino al 15 Gennaio. Le scuole non riaprono a Dicembre

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Nuovo Dpcm: restrizioni severe fino al 15 Gennaio. Le scuole non riaprono a Dicembre.

Sono ore importanti quelle che ci separano dall’entrata in vigore nel nuovo Dpcm, che dovrà essere approvato il 4 dicembre. Oggi è stata una giornata chiave, con un vertice tra il Ministro della Salute Roberto Speranza, il Ministro per gli affari regionali Francesco Boccia e i Governatori delle Regioni in cui sono state illustrate le direttive delle prossime settimane. E per domani è previsto un nuovo incontro.

Secondo le indiscrezioni nel nuovo Dpcm saranno previste delle misure severe fino al 15 Gennaio, con limitazioni che riguarderanno principalmente le festività natalizie. In particolare nel nuovo testo, per Natale, l’Italia dovrebbe diventare un’unica zona gialla con il coprifuoco che resterà alle 22 e con bar e ristoranti che dovranno chiudere alle 18.

Una delle misure più importanti riguarderà il divieto di spostamento tra Regioni, comprese quelle che sono entrambe zona gialla, salvo rientro alla propria residenza o domicilio. Un problema per chi dunque ha intenzione di trasferirsi nelle seconde case (magari in montagna) ma non quindi per tutti i docenti che dal sud si sono spostati per lavoro al nord e durante le festività hanno intenzione di rientrare a casa. Si raccomanderà inoltre di festeggiare solo con i conviventi durante la cena del 24 e durante il pranzo di Natale e sarà vietato ogni tipo di festa in locali pubblici o privati.

Capitolo scuole: quasi certamente la riapertura delle secondarie di secondo grado sarà rimandata al 7 gennaio, mentre invece resterà tutto invariato per scuole dell’infanzia, primaria e medie.
In realtà secondo quanto segnalato dal sito Adnkronos, Giuseppe Conte, durante la riunione con i capigruppo di maggioranza, avrebbe avanzato l’ipotesi di riaprire il 14 dicembre, perché secondo lui “sarebbe un bel segnale per i ragazzi”, ma i presenti non hanno mancato di esprimere i loro dubbi. Dovrebbe passare dunque la linea indicata dalla Commissione Europea, che negli scorsi giorni ha sconsigliato un rientro di poche settimane adesso a pochi giorni da un nuovo stop dovuto alle vacanze, auspicando la riapertura nel 2021.
La novità consiste nella presenza dei prefetti che dovranno mettere d’accordo le aziende di trasporto locali, dirigenti scolastici e sindaci, affinché i rientri a scuola siano gestiti evitando assembramenti al suono della campanella e sui mezzi di trasporto pubblici.

 

 

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Fonte: Orizzontescuola

 

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