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Tamponi rapidi per docenti e studenti ogni settimana: questo il piano di Bianchi e Miozzo per il rientro a scuola

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Tamponi rapidi per docenti e studenti da ripetere ogni settimana: sarebbe questo il piano del ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi per il rientro a scuola subito dopo Pasqua.

L’indiscrezione arriva dalla testata Open di Enrico Mentana, che parla di un piano elaborato insieme al nuovo consulente Agostino Miozzo: tutti i docenti e tutti gli studenti, bambini di nidi e materne comprese, dovranno essere sottoposti a tampone rapido tramite un test che dovrà essere ripetuto ogni settimana. In caso di positività si procederà con il tampone molecolare a tutta la classe.

Una soluzione accolta favorevolmente dall’Associazione nazionale presidi, con il presidente Antonello Giannelli che ad HuffPost ha dichiarato: “Se ne parlava da tempo, anche noi abbiamo chiesto uno screening costante degli studenti. Ora aspettiamo di esaminarne gli aspetti concreti per capire quanto sia realizzabile”.

Già, la realizzazione di tale iniziativa in effetti non è semplice. Serve una macchina organizzativa ben collaudata, l’impiego di strutture adeguate e il supporto di numerose persone. Per questo c’è chi pensa all’installazione di una tenda all’ingresso di ogni istituto e al coinvolgimento dell’esercito e dei volontari della Protezione civile.
Ma innanzitutto bisogna capire chi se ne occuperà: sarà compito degli enti locali o il tutto sarà gestito dalle Regioni?

Poi bisogna capire come tecnicamente saranno questi tamponi.
Una novità potrebbe essere l’introduzione di quelli salivari, veloci e più “accettati” dai giovani perché meno invadenti e fastidiosi. Il problema però è che questi non sono ancora autorizzati da parte dell’Istituto superiore di sanità.

Certo è che qualche strumento in più da utilizzare è nell’aria, dato che lo stesso Bianchi ha spiegato che con il Decreto-legge Sostegni sono stati stanziati 150 milioni per l’acquisto di:
– ulteriori dispositivi di protezione e materiali per l’igiene individuale e degli ambienti;
– la predisposizione di presidi medico sanitari di supporto all’attività di somministrazione di test diagnostici alla popolazione scolastica;
– l’espletamento del contact tracing per il più efficace e tempestivo raccordo con i Dipartimenti di prevenzione delle aziende sanitarie locali.

Chissà dunque che sul secondo punto, ovvero la predisposizione di presidi medico sanitari, non rientrino anche i tamponi per docenti e studenti e l’installazione di tende o altre strutture mediche davanti le scuole. Al momento quella di Bianchi e Miozzo è solo una proposta. Sarà il nuovo commissario straordinario Francesco Figliuolo a valutarla e a deciderne la fattibilità.
Almeno per il momento sembra comunque difficile possa essere attuata subito dopo Pasqua.

L’altro grande tema degli ultimi mesi è quello dei vaccini. L’obiettivo per tornare a scuola in presenza è quello di terminare la vaccinazione al personale scolastico nel più breve tempo possibile: “La campagna vaccinale sta andando avanti molto bene – ha affermato Miozzo – contiamo di raggiungere la stragrande maggioranza del corpo docente e non docente subito dopo Pasqua”.

Sulla stessa linea Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute: “Immediatamente dopo Pasqua si potrà riaprire la scuola e si potrà tornare ai sistemi delle colorazione delle Regioni. Anche nelle zone rosse, dopo aver controllato i parametri, le scuole possono riaprire fino alle medie. Adesso abbiamo una variabile positiva: il numero dei vaccini fatti in più”.

 

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