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Focolai covid a scuola: in classe solo i vaccinati, il resto in DAD: soluzione possibile?

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Focolai covid a scuola: in classe solo i vaccinati, il resto in DAD: soluzione possibile?

In caso di focolai a scuola, in classe solo gli studenti vaccinati, il resto a casa. E’ questa la soluzione che il Ministro dell’Istruzione francese Jean-Michel Blanquier ha annunciato per la ripresa dell’anno scolastico in Francia.

Il Ministro anche aggiunto che la norma riguarda solo gli studenti delle scuole medie e superiori, mentre per le scuole materne ed elementari chiuderanno totalmente per una settimana in caso di un positivo al covid, come l’anno scorso.

Un’idea di cui si sta parlando in queste ore anche nel nostro Paese e che come al solito divide gli addetti ai lavori e le famiglie. A dare parere positivo è stato Antonello Giannelli dell’Associazione Nazionale Presidi italiani: “L’ipotesi francese può essere percorribile anche da noi, ma prima devono cambiare il protocollo sanitario della gestione delle quarantene, elaborato dall’Iss, che risale all’anno scorso. In un anno e mezzo non si è riusciti a comprare più mezzi pubblici e ad assumere più autisti – continua Giannelli – Tralascio ogni giudizio però è uno dei punti più critici di questa vicenda. Aderiamo alla richiesta del Cts, ovvero di perseguire l’obiettivo del 60% degli studenti tra i 12 e i 19 anni vaccinati. Poi credo sia chiaro che parlare di obbligo per i minori sia inopportuno”.

A non essere d’accordo invece i sindacati, che pur essendo favorevoli alla vaccinazione di massa, temono con questa soluzione grossi problemi organizzativi.
In particolare Sophie Vénétitay, segretaria generale del Snes-Fsu, primo sindacato della scuola secondaria, solleva con l’Afp il tema del numero di alunni effettivamente vaccinati, dato che per fascia d’età i giovanissimi sono ancora i meno immunizzati. 

Certamente per un insegnante dover strutturare una lezione con più della metà della classe in Dad e solo un paio di alunni in classe non è facile, anche perché viene comunque meno la “socializzazione” di cui la scuola deve essere promotrice.
“Tanto vale che stiano tutti i casa, quantomeno si usa un linguaggio unico per tutti” afferma sui social qualche docente.
“L’incapacità della politica si vede da questo: mascherine, distanziamenti, scaglionamenti orari, ora forse anche Green Pass e poi? Appena ci sono focolai covid si va in Dad! Dopo un anno e mezzo non è cambiato nulla e continuerà a non cambiare nulla continuando a non agire sui trasporti” tuona un altro docente.

E voi che ne pensate? Siete d’accordo in vista della riapertura della scuola? potrebbe essere una buona soluzione?

 

 

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Fonte: https://www.orizzontescuola.it/

 

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