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Concorso Ordinario: parere del CSPI sullo schema di decreto sul periodo di formazione e prova per i neoassunti

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Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI) nella seduta plenaria del 13 ottobre 2021 si è pronunciato sullo schema di decreto del Ministro dell’istruzione che dovrebbe disciplinare il periodo di formazione e di prova per i neoassunti del concorso ordinario da espletare.
Il Decreto Sostegni BIS ha infatti previsto che entro 90 giorni venissero disciplinati, nell’ambito del percorso di formazione prova di cui all’articolo 1, comma 115, della legge 13 luglio 2015, n. 107, le attività formative, le procedure e i criteri di verifica degli standard professionali, le modalità di verifica in itinere e finale incluse l’osservazione sul campo, la struttura del bilancio delle competenze e del portfolio professionale.

Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione (CSPI), richiamando quanto già espresso in precedenti pareri, ribadisce, ai fini di un autentico esercizio del diritto di istruzione nel sistema scolastico pubblico, la centralità e l’importanza del reclutamento e della formazione iniziale del personale mediante la valorizzazione delle capacità e delle potenzialità professionali degli aspiranti. 

In quest’ottica, il CSPI aveva sollecitato il Ministero dell’Istruzione ad individuare un percorso di reclutamento omogeneo e univoco e a definire, quindi, in tempi brevi, un sistema ordinario che desse ai candidati certezze di programmazione per la preparazione, anche al fine di approdare a una riforma del reclutamento che metta al centro la formazione con percorsi abilitanti strutturati e stabili.

Lo Schema di decreto in esame, previsto dall’articolo 59, comma 12 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106, appare, invece, come un adempimento formale richiesto dalla normativa in coerenza con il PNRR.

A fronte della necessità già rilevata di una riforma qualificata e urgente del sistema di reclutamento e formazione nella scuola, il decreto si applica esclusivamente al personale assunto in esito alle procedure di cui all’articolo 59, comma 10 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106.università telematica 2021 - 2022

Il D.M. n. 850/2015, esplicitamente richiamato dall’articolato, si prefiggeva di disciplinare il periodo di formazione dei docenti neo-assunti in un contesto totalmente differente da quello attuale; pertanto, appare poco funzionale la riproposizione di quell’impianto a fronte di mutate condizioni e prima di che siano declinate le linee della nuova riforma del reclutamento.

Il CSPI invita quindi il Ministero dell’Istruzione – anche attraverso il confronto al “Tavolo per il Reclutamento” istituito con il “Patto per la Scuola” – ad avviare, come previsto nel PNRR, le riforme relative al miglioramento dei processi di reclutamento e di formazione degli insegnanti, individuando modalità che siano omogenee, univoche ed orientate alla valorizzazione di competenze e professionalità.

Più nel dettaglio, il CSPI osserva, anche dal punto di vista della stesura formale, che le note annuali, successive all’emanazione del D.M. n. 850/2015, hanno spesso introdotto significativi suggerimenti e proposte, frutto delle esperienze effettuate dalle scuole (es. visiting…); tali innovazioni non sono state riprese dal provvedimento in esame, così come non è stato utilizzato il linguaggio via via aggiornato (es. dossier al posto di portfolio).

Il CSPI esprime parere positivo in merito allo Schema di decreto del Ministro dell’istruzione recante “Attività formative, procedure, criteri di verifica degli standard professionali, modalità di verifica in itinere e finale incluse l’osservazione sul campo, struttura del bilancio delle competenze e del portfolio professionale, nell’ambito del periodo di formazione e di prova, ai sensi dell’articolo 59, comma 12 del decreto-legge 25 maggio 2021, n. 73 convertito, con modificazioni, dalla legge 23 luglio 2021, n. 106” con l’auspicio che vengano accolte le osservazioni e le richieste di modifica proposte.

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