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LIGURIA. SCUOLA, REGIONE E ALISA AI PRESIDI: CIRCOLARE LEGITTIMA, IN LINEA CON NORME NAZIONALI. Emanata per rispondere a richiesta chiarimenti ufficio scolastico e favorire didattica in presenza garantendo omogeneità sul territorio

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GENOVA. Dalla Regione Liguria è stata comunicata ieri, giovedì 3 febbraio, che bisogna “favorire il più possibile la didattica in presenza, fornendo risposte ai chiarimenti chiesti dalla Direzione scolastica regionale così da rendere omogenee su tutto il territorio le misure di prevenzione attuate in ambito scolastico, nel pieno rispetto dei ruoli e degli specifici compiti sia dei Dipartimenti di prevenzione delle Asl e dei dirigenti scolastici, che “in via eccezionale e urgente possono sospendere temporaneamente le attività didattiche in presenza, in stretta collaborazione con le autorità sanitarie”.
Questi gli obiettivi della nota tecnica con cui Regione e Alisa rispondono oggi alle perplessità sollevate dalla Associazione nazionale presidi (ANP-CIDA) della Liguria in merito alla circolare emanata martedì scorso.
La nota tecnica odierna ribadisce la perfetta aderenza della circolare di Regione e Alisa con la normativa vigente, così come dettagliata dalle circolari ministeriali e del Commissario straordinario per l’Emergenza Covid (circolare n.12425 del 10 gennaio scorso, che rinvia alla nota tecnica dell’ISS-ministero istruzione-Conferenza delle Regioni e province autonome n.50079/2021; circolare interministeriale 54504/2021; circolare interministeriale 54914/2021; circolare 11/2022 in applicazione dell’articolo 4 del Dl 1/2022).
In particolare, la nota tecnica nazionale 50079/2021 precisa che le misure sono basate soprattutto “sul maggior coinvolgimento attivo delle risorse sanitarie già presenti sul territorio a supporto delle attività dei Dipartimenti di Igiene e Sanità pubblica delle Asl, titolari delle procedure, nell’ottica di preservare quanto più possibile le attività didattiche in presenza”, ribadendo quindi che le valutazioni dello stato di ‘contatto di caso’ Covid-19 sono di competenza dei Dipartimenti di prevenzione, incaricati della valutazione del rischio e della predisposizione delle misure necessarie.
La stessa nota nazionale prevede la possibilità “nel caso in cui le autorità sanitarie siano impossibilitate a intervenire tempestivamente”, che il dirigente scolastico possa considerarsi “autorizzato in via eccezionale ed urgente a sospendere temporaneamente le attività didattiche in presenza, trasmettendo le indicazioni standardizzate preventivamente predisposte dal Dipartimento di prevenzione”.
“Il richiamo alle circolari nazionali – precisa l’assessore alla Scuola di Regione Liguria, Ilaria Cavo – rende evidente la legittimità della circolare di Regione e Alisa, emanata anche su sollecitazione della direzione regionale scolastica, che aveva chiesto chiarezza su come debbano comportarsi i dirigenti scolastici in attesa dei provvedimenti di quarantena delle Asl per garantire provvedimenti uniformi nelle classi di tutte le scuole liguri rispetto alla possibilità di rimanere in classe o essere mandate immediatamente in dad. Quella circolare, su cui non è stato espresso alcun rilievo da parte della Direzione regionale scolastica, aveva lo specifico obiettivo di rispondere a questo interrogativo, semplicemente esplicitando i contenuti di diverse circolari nazionali in materia. Scopo di quel documento era e rimane dare sia uniformità al sistema su tutto il territorio regionale e alle relazioni tra scuole e Dipartimenti di prevenzione delle Asl sia chiarezza ai dirigenti scolastici, sostenendo il loro lavoro quotidiano di gestione dell’emergenza nel perseguire il comune obiettivo di mantenere il più possibile la presenza in classe dei ragazzi, obiettivo confermato anche dalle nuove direttive nazionali sopraggiunte”.
“Abbiamo sempre collaborato fattivamente con la Direzione scolastica regionale – aggiunge il direttore generale di Alisa, Filippo Ansaldi – condividendo ogni indicazione operativa per la gestione delle attività legate all’individuazione dei casi di infezione da Sars-Cov-2, ai provvedimenti di quarantena e al rispetto delle relative normative. La circolare diffusa ieri intendeva quindi assicurare una sempre maggiore omogeneità di comportamento di tutti i soggetti coinvolti, riprendendo i contenuti delle circolari nazionali in materia. Certamente l’aumento di casi di positività al Covid-19 ha determinato su tutto il territorio nazionale livelli di incidenza oltre la soglia ritenuta critica per la gestione da parte dei Dipartimenti di Prevenzione, determinando l’emanazione di provvedimenti Ministeriali e legislativi in cui è prevista una gestione anticipatoria da parte della componente scolastica di misure tipicamente di competenza sanitaria. La nostra circolare riprende esattamente questi principi, con l’obiettivo di facilitare il lavoro di tutti i soggetti coinvolti nella gestione dell’emergenza Covid legata al mondo della scuola. Per questo vengono riconosciute le condizioni di eccezionalità ed urgenza che consentono ai dirigenti scolastici di adottare misure cautelative di sospensione della didattica in presenza, mantenendo le competenze del Dipartimento di prevenzione per la gestione delle successive incombenze, proprio come previsto dalla normativa nazionale”.

 

 

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