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Orario di lavoro dei docenti: esiste un limite giornaliero? Son previste pause?

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5 CFUOrario giornaliero del docente: qual è il numero minimo e massimo di ore? Sono previste pause per orari prolungati?

Esiste un limite all’orario di lavoro giornaliero di un docente? Ha diritto a delle pause? Mentre è chiaro l’orario giornaliero massimo del Personale ATA, il CCNL non dice nulla riguardo a quello del docente. Le indicazioni si riferiscono solo all’orario settimanale. Come ci si dovrebbe organizzare, al fine di risolvere la problematica di orari eccessivamente lunghi?

CCNL Scuola e orario di lavoro del docente

Il CCNL prevede per il personale docente, solo l’orario di lavoro settimanale, suddiviso per grado di scuola, distribuite in non meno di 5 giornate alla settimana:

  • 25 ore settimanali nella scuola dell’infanzia,
  • 22 ore settimanali nella scuola elementare,
  • 18 ore settimanali nelle scuole e istituti d’istruzione secondaria ed artistica,

Nulla si dice sull’orario limite giornaliero o le pause. Il DL 66 dell’8 aprile 2003, art. 8, comma 1, prevede che quando l’orario di lavoro giornaliero eccede il limite di sei ore, il lavoratore deve beneficiare di un intervallo per pausa, le cui modalità e la cui durata sono stabilite dai contratti collettivi di lavoro. Ma lo stesso decreto, all’art 2 comma 3, chiarisce che queste disposizioni “non si applicano al personale della scuola di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297.” Quindi?

Come stabilire un orario limite giornaliero?

L’unico modo per stabilire un orario limite giornaliero, ed eventuali pause, è utilizzare un regolamento interno. Questo non dovrebbe prevedere solo le ore di insegnamento, ma anche quelle necessarie per gli impegni collegiali. Si dovrebbe tener conto anche della materia insegnata e del numero di classi. Un concetto simile, ovvero su come prevedere determinati limiti, è stato spiegato quando abbiamo parlato delle ore buca e della loro retribuzione.

In conclusione, è la scuola che si dovrebbe interessare a questa problematica, così da evitare ulteriori cause di stress ai propri insegnanti. Il burnout è un problema riconosciuto in varie nazioni e in Italia non fa eccezione. Purtroppo, raramente è così.

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