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USR SICILIA E REGIONE. Istruzione, lotta al bullismo e al cyberbullismo: costituita la cabina di regia

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(Salvo Cona) PALERMO. Istituita la cabina di regia tra l’Ufficio scolastico regionale per la Sicilia e l’assessorato dell’Istruzione e della formazione professionale che si occuperà della realizzazione del “Progetto pilota per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo nella Regione Siciliana“. Avrà il compito di elaborare le linee guida, d’intesa con altri soggetti istituzionali quali università, ordini professionali e associazioni del terzo settore, per la realizzazione delle attività e  promuovere, supportare, monitorare e valutare l’attuazione e l’efficacia del progetto pilota promosso e proposto dall’Usr Sicilia.

La cabina di regia sarà composta da Giovanna Segreto, dirigente generale del dipartimento regionale dell’Istruzione, nella qualità di presidente, e tra i componenti i dirigenti del dipartimento regionale dell’Istruzione, Anna Buttafuoco e Vita Di Lorenzo, il capo di gabinetto dell’assessore regionale all’Istruzione, Vincenzo La Rosa, il funzionario del Tavolo politiche scolastiche, Maria Sparacino, il dirigente tecnico presso l’Usr Sicilia, Patrizia Agata Fasulo, il dirigente scolastico Istituto comprensivo “A.Ugo” di Palermo, Riccardo Ganazzoli, i professori Arcangelo Pignatone e Giovanni Passero, referenti regionali equipe formative territoriali dell’Usr Sicilia, la psicologa Loredana Antonia Messina ed un membro designato dall’Ordine regionale degli psicologi.

«L’unione fa la forza e tra i banchi di scuola ancora di più – dice l’assessore regionale all’Istruzione, Mimmo Turano -. Per questo, l’assessorato ha sposato e promosso il progetto pilota dell’Ufficio scolastico regionale per elaborare insieme azioni di contrasto al bullismo e cyberbullismo. Il provvedimento è frutto di un emendamento alla legge 27 del 2021, per la lotta al fenomeno, presentato dalla parlamentare Marianna Caronia che ha previsto uno stanziamento di 500mila euro. La priorità della scuola siciliana è prevenire atteggiamenti dannosi perpetrati attraverso i social network, che possono raggiungere derive pericolose, accendendo i riflettori su queste tematiche e fornendo ai ragazzi strumenti per contrastarlo in modo efficace».

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