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Il Dirigente scolastico può stabilire regole per la scuola che vanno oltre la Legge?

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Una mamma chiede se nella scuola possono esserci regole che vanno oltre la Legge: il DS ha facoltà di fare come vuole?

scienze della mediazione linguistica corso di laurea L12 borse di studio bando test ammissione Columbus academyPuò un Dirigente Scolastico stabilire regole per la scuola che vanno oltre la Legge? In un certo senso, è la domanda posta da una mamma, che ci scrive: “Buongiorno, vorrei capire se l’atteggiamento della Dirigente Scolastica della scuola di mia figlia è corretto e rispetta le norme. Mia figlia è maggiorenne. Nonostante questo, si pretende che firmi ancora io le giustificazioni e che lei non possa uscire da scuola in anticipo se io non vado a prelevarla di persona. Ma la legge non prevede che un maggiorenne possa decidere per sé? Oggi addirittura si sono rifiutati di farla uscire in anticipo, nonostante la richiesta fosse mia, perché ‘già erano usciti troppi ragazzi e non andava bene in questo modo’. Ma è possibile mai che una persona maggiorenne che deve uscire prima per motivi personali, resti sequestrata a scuola solo perché in quella giornata “troppi ragazzi” hanno fatto la stessa cosa? Se la legge è dalla mia parte, cosa posso fare?” Al quesito risponde l‘Avvocato Angela Maria Fasano.

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La nostra utente pone un quesito piuttosto frequente in ambito scolastico – scrive l’Avvocato Fasano. Partiamo dalla base giuridica di riferimento: con il compimento della maggiore età – id est: 18 anni compiuti – i cittadini italiani –   acquistano la capacità di compiere tutti gli atti per i quali non sia stabilita un’età diversa. Ciò implica direttamente anche l’acquisto della capacità di agire. La capacità d’agire presuppone il possesso sia della capacità giuridica, che consiste nell’attitudine alla titolarità di diritti ed obblighi, sia della capacità naturale, cioè della capacità di intendere e di volere. Mentre la capacità legale si acquista con la maggiore età, la capacità giuridica è conferita al soggetto dal momento della nascita.

La capacità d’agire o capacità legale è l’attitudine del soggetto a compiere atti giuridici finalizzati ad acquistare o ad esercitare i propri diritti e ad assumere obblighi. In tal senso, la figlia della nostra utente possiede la piena disponibilità dei propri diritti e anche, considerato che non si tratta di scuola dell’obbligo, il diritto di non dover andare a scuola se questo fosse il suo pensiero. La condotta della Dirigente, donde, valica i limiti ed i poteri alla stessa attribuiti e si pone in netta antitesi con il principio di cui all’articolo 97 della Costituzione, nonché in aperta limitazione delle libertà dell’individuo.

Non può andare contro la Legge

Né, tantomeno, la stessa condotta potrebbe essere giustifica da un potenziale regolamento di istituto che stabilisce ciò (ovvero la firma dei genitori anche per i discenti maggiorenni) e ciò in quanto, tale atto amministrativo scolastico, sarebbe certamente reso contra legem e quindi nullo o annullabile, con possibilità di impugnazione dello stesso dinanzi al TAR competente. Si opponga quindi a questa dispotica scelta e segnali il tutto, se dovesse continuare, all’Ufficio Scolastico Provinciale di competenza, superiore gerarchico della Dirigente.

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