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Domanda di mobilità condizionata: come esprimere le preferenze? scuola di titolarità, preferenze provinciali e interprovinciali [Chiarimenti]

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Il personale docente individuato come sovrannumerario ha la possibilità di presentare domanda condizionata.

 

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Presentare domanda condizionata significa subordinare la domanda al permanere della propria posizione di soprannumerarietà.

In questo modo, qualora nel corso delle operazioni di mobilità si dovesse liberare il posto nella scuola di titolarità, la domanda di mobilità non verrà presa in considerazione e il docente verrà riassorbito nella scuola medesima. Per condizionare la domanda è necessario rispondere negativamente all’apposita domanda contenuta nell’apposita casella del modulo della domanda di trasferimento.

Se la domanda di mobilità condizionata viene accolta non si procede al trasferimento d’ufficio.

La presentazione della domanda di condizionata presenta diversi vantaggi:sviluppatore web - corso di web developer full stack - lavora subito - tirocinio formativo

 

  1. innanzitutto qualora il docente non intenda spostarsi dalla scuola di titolarità, la domanda condizionata consente di rimanere in questa scuola se nel corso delle operazioni di mobilità si determini una disponibilità di posti (es: un altro docente ha chiesto ed ottenuto volontariamente il trasferimento in altra scuola e il docente perdente posto può essere riassorbito nella scuola);
  2. in secondo luogo, in caso di accoglimento della domanda condizionata l’insegnante si considera comunque come trasferito d’ufficio e di conseguenza non si perde il punteggio della continuità su scuola o su comune.
  3. infine, il docente trasferito a domanda condizionata ha diritto al rientro con precedenza nella scuola da cui è stato trasferito in quanto soprannumerario o, qualora la relativa cattedra o il posto si renda disponibile per i movimenti relativi ad uno degli anni scolastici dell‘ottennio successivo al provvedimento suddetto. Tale precedenza spetta a condizione che gli interessati abbiano prodotto domanda per ciascun anno dell’ottennio e che richiedano, come prima preferenza la scuola dalla quale sono stati trasferiti d’ufficio.

In sostanza la domanda condizionata è molto utile in tutti i casi in cui il docente intenda rimanere nella scuola di titolarità e, in ogni caso, qualora ciò non sia possibile intenda conservare il punteggio della continuità nonché il diritto a rientrare nella scuola con precedenza negli anni successivi.

Sia che il docente decida di condizionare la domanda sia nel caso contrario, esso partecipa al movimento con le modalità ed il punteggio previsti per i trasferimenti a domanda.

COME ESPRIMERE LE PREFERENZE
La domanda condizionata deve essere compilata accuratamente. A tal fine è opportuno far presente e sottolineare alcuni errori comuni.

  1. NON DEVE ESSERE inserita nella prima preferenza il codice e la denominazione della scuola di attuale titolarità. Questo perché il docente appena individuato come perdente posto è ancora titolare della scuola al momento della domanda! Del resto la richiesta della scuola di attuale titolarità è implicita nel condizionamento della domanda.
    Discorso diverso invece deve essere fatto per gli anni successivi, quando il docente, per non perdere il diritto alla precedenza per il rientro dovrà indicare la scuola di precedente titolarità come prima preferenza);
  2. SI POSSONO indicare scuole dello stesso comune di titolarità.
  3. SI POSSONO indicare scuole diverse dal comune di titolarità (vedi sotto).
  4. SI POSSONO indicare anche scuole/comuni di altre province. Va ricordato che qualora siano espresse preferenze interprovinciali prima di quelle della propria provincia il docente non viene riassorbito se vengono soddisfatte le preferenze interprovinciali. Questo significa che le eventuali preferenze interprovinciali prevalgono sullo stesso condizionamento della domanda.

ATTENZIONE: preferenze relative a comuni diversi da quello di attuale titolarità possono essere indicati purché si esprima, comunque, tra le preferenze, anche il codice relativo all’intero comune di titolarità oppure il distretto sub comunale di titolarità, prima dei codici relativi ad altri comuni ovvero ad altri distretti sub comunali (sia di singola scuola, sia sintetici). In caso contrario le preferenze relative ad altri comuni della propria provincia di titolarità sono annullate.

In altri termini, prima di esprimere scuole (o preferenze) diverse da comune di titolarità va indicato l’intero comune di titolarità.

Posso esprimere preferenze anche per altra provincia?

La risposta è positiva. Il docente nella domanda condizionata può esprimere sia preferenze provinciali che interprovinciali.

  • Qualora si intenda dare priorità alle preferenze interprovinciali queste vanno indicate prima di quelle provinciali. Va ricordato che qualora siano espresse preferenze interprovinciali prima di quelle della propria provincia il docente non viene riassorbito se vengono soddisfatte le preferenze interprovinciali.
  • Viceversa, qualora il docente intenda prioritariamente restare nella provincia, eventuali preferenze interprovinciali dovranno essere indicate dopo.

Supponendo che il docente abbia come obiettivo primario quello del trasferimento interprovinciale avrà tre distinte possibilità:

1. Non indicare, dopo le preferenze interprovinciali, nessun’altra preferenza. In questo caso:

    • Il sistema cercherà in primis di accontentare il docente sulle preferenze interprovinciali espresse.
    • In secondo luogo, verificherà la possibilità di riassorbimento nella scuola di titolarità.
    • Infine, si procederà con il trasferimento d’ufficio in una scuola della provincia seguendo l’ordine di viciniorietà.

2. Indicare, dopo le preferenze interprovinciali, una o più scuole del comune di titolarità. In questo caso:

  • Il sistema cercherà in primis di accontentare il docente sulle preferenze interprovinciali espresse.
  • In secondo luogo, verificherà la possibilità di riassorbimento nella scuola di titolarità.
  • Poi il sistema analizzerà le disponibilità nella/e scuole del comune di titolarità.
  • Infine, si procederà con il trasferimento d’ufficio in una scuola della provincia seguendo l’ordine di viciniorietà.

3. Indicare, dopo le preferenze interprovinciali, scuole del comune di titolarità e  scuole di altri comuni rispetto a quello di titolarità. In questo caso, sempre dopo le preferenze interprovinciali è obbligatorio indicare l’intero codice comune di titolarità prima di esprimere scuole o codici di altri comuni. In caso contrario le preferenze relative ad altri comuni della propria provincia di titolarità sono annullate.

  • Il sistema cercherà in primis di accontentare il docente sulle preferenze interprovinciali espresse.
  • In secondo luogo, verificherà la possibilità di riassorbimento nella scuola di titolarità.
  • Poi il sistema analizzerà le disponibilità nella/e scuole del comune di titolarità
  • Poi il sistema analizzerà le disponibilità nella/e scuole che si trovano in comuni diversi da quello di titolarità.
  • Infine, si procederà con il trasferimento d’ufficio in una scuola della provincia seguendo l’ordine di viciniorietà.
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