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Che genialità….

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Si vuol combattere l’assenteismo della pubblica amministrazione per diminuire i costi indotti dagli impiegati malati, aumentandoli ( i costi non gli impiegati…cosa avevate capito?)

“Visita fiscale obbligatoria anche per un solo giorno di malattia”

Bene: un giorno di malattia di un dipendente pubblico, costa mediamente allo Stato  70. Una visita fiscale (stime molto approssimativa), costa alle ASL circa euro 200 di cui circa euro 40 rimborsati dall’amministrazione richiedente.

Mmmmm……non mi trovo con i conti, e voi?

L’obbligo della visita fiscale ed eventuali decurtazioni di stipendio valgono per assenze fino a 10 giorni. Se Brunetta si avvalesse di buoni ( o discreti.. basterebbe ) collaboratori, saprebbe che una iniziativa analoga era già stata attuata in passato con pessimi risultati. Difatti ad essere penalizzati furono solo i dipendenti che realmente erano ammalati. I -lavativi-  non faticarono a trovare medici compiacenti che compilavano certificati di malattia per assenze più lunghe, e così faranno anche adesso!!!……Inoltre, se Brunetta si avvalesse di statistiche e studi , scoprirebbe che sono molto rari i casi in cui un medico fiscale smentisce il medico curante, e questo per vari motivi , alcuni anche seri: si sa che solo il medico curante ha una visione generale dello stato di salute del suo paziente, quindi solo lui è in grado di giudicare se un una banale influenza innestata su altre patologie necessita (per esempio), di 8 giorni di assenza anzichè di 3 …Aggiungiamoci anche l’inesperienza dei medici addetti alle visite fiscali, spesso sono giovanissimi o non capiscono un tubo.

Inoltre obbligare un lavoratore ammalato a stare -come punizione- a casa per 12 ore con pausa pranzo, è a dir poco aberrante, significa che se un poveraccio ha la febbre e vive solo, non può neanche addormentarsi per il timore di non sentire l’arrivo del medico fiscale, oppure, sempre nel caso sia un single e debba comprarsi le medicine, può prendere visione delle farmacie comunali aperte di notte, sennò il caro e -ben pagato- dipendente pubblico si frega …..Ops……..! Ma che ingenua che sono!!!!…Non esistono dipendenti pubblici ammalati……esistono solo fannulloni da prendere a calci nel sedere!!!

Quindi gli orari di reperibilità saranno: dalle 8.00 alle 13.00 -spacco- dalle 14.00 alle 20.00……In pratica: Arresti domiciliari!

Ah….per inciso: nelle carceri i detenuti hanno 2 ore d’aria, anche quelli con il 41 bis!!

Comunque sia, il decreto Brunetta ha portato ad una diminuzione delle assenze per malattia nella pubblica amministrazione, ma questo non significa che non ci saranno più dipendenti pubblici che non stanno bene, significa semplicemente che è diventato impossibile ammalarsi e quindi si sarà costretti ad andare a lavorare anche con la febbre od altri problemi, tutto questo è un grave passo indietro per quello che riguarda i diritti dei lavoratori, conquistati in anni di lotte sindacali.

Certo che c’è un’unica certezza: le caste intoccabili possono continuare a dormire sonni tranquilli: nessun divieto di cumulo di incarichi per i Deputati, per i Baroni degli Ospedali (….mi domando chissà quale altro latinismo si rispolvererà per continuare a consentire agli onnipotenti Primari ospedalieri, di fare il doppio lavoro, eh?), e delle Università, a proposito…..anche Brunetta lo è, ed anche lui fa parte di quelli che non si contentano del doppio lavoro ma arrivano al triplo e al quadruplo, con consulenze, articoli e la politica, e non si capisce perché il doppio lavoro porti lustro e credito sociale al professore universitario e al barone accademico (che tanto più è stimato quanto meno si fa vedere all’università), ed invece porti  decurtamenti dello stipendio, licenziamento, disprezzo, ammiccamenti e smorfie moralistiche all’impiegato di concetto che di sera si trasforma in piccolo muratore….

…..Ma le caste, le regole si sa che in fin dei conti valgono per i comuni mortali e non per gli “unti dal Signore”.

Fa e fanno i moralizzatori, salgono sul palco montato dal discredito, e dall’alto di redditi pari a 15/20.000 euro al mese + annessi e connessi, arringano le folle e tagliano per Decreto (necessario ed urgente),  il salario della Polizia Penitenziaria che ha uno stipendio di 1.350 euro al mese ( ma non sono i soli)….. Mentre poi il costo della vita ed i prezzi corrono incontrollabili…

N.B. _ E dire che fu uno dei più assenteisti quando fu deputato europeo con uno stipendio non di 1200 euro ma di 12000 euro, il ministro si piazzò al 611 posto come presenze con una percentuale del 48,2%.__Da una elaborazione de Il Sole 24 Ore, con riferimento ai dati Camera e Senato a fine 2007, si può scoprire chi sono gli assenti alle votazioni parlamentari. Brunetta mandi subito un medico fiscale ad Arcore. Silvio Berlusconi è infatti il primo assoluto con il 98,5% di assenze alla Camera. (Se non è primo non è mai contento). L’attuale portavoce del PDL, Capezzone, ha totalizzato il 67,6%. Nei primi 10 c’è Sandro Bondi, in settima posizione, con l’87,5% e in quinta l’ex piduista Cicchitto con l’89,9%. Tutti pidilellini in fuga dal lavoro. Brunetta li faccia pedinare, vorremmo tutti sapere dove vanno, cosa fanno, se incontrano Veltroni.
Al Senato per il PDL le cose non migliorano. La posizione numero uno è di Marcello Dell’Utri, 41,1% di assenze. Secondo assoluto il doppiolavorista Ghedini con il 38,7%. Un avvocato pagato dai cittadini con lo stipendio da parlamentare per difendere Berlusconi in tutti i tribunali d’Italia. Il re del doppiolavoro, un mito. Una soffiata per Brunetta: mandi subito un medico al tribunale di Milano, coglierà il Ghedini sul fatto mentre difende lo psiconano al processo Mills.
Se i dipendenti pubblici avessero le percentuali da desaparecidos dei parlamentari potremmo chiudere i ministeri e nessuno se ne accorgerebbe. Ma il Parlamento esiste veramente? Se un parlamentare non va a lavorare per un solo giorno Brunetta mandi il medico fiscale. Nel caso sia un condannato, un prescritto, un inquisito (quindi spesso) faccia accompagnare il medico dai Carabinieri (per proteggerlo).

                                                             

Ultima cosa: l’abolizione dell’ICI per la prima casa, vi credevate che vi facevano un favore? Se lo son fatto loro!

Hanno una villona o castello come prima casa, via l’ICI, ma ne hanno altre, dovrebbero pagare no? NO, le altre villone o castelli, risultano proprietà di figli, mogli, compagne e parenti, quindi ognuno di loro ha una “prima casa” e di conseguenza NON pagherà l’ICI…………..alla fine chi va a risparmiare?

Ma che braviiiiiiiiii!!!

 

 

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