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Alitalia, il quotidiano tedesco ‘Frankfurter’ commenta il piano di salvataggio: “Il piano sfacciato di Berlusconi”

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‘Il Piano sfacciato di Berlusconi”. Cosi’ il ‘Frankfurter Allgemeine Zeitung’ in un lungo editoriale commenta il piano del governo italiano per rilanciare Alitalia. E nonostante le ”lodi a se stesso” del premier, Silvio Berlusconi, il piano, scrive il quotidiano tedesco, ”non merita lode” perche’ questo risanamento, ”si fa beffa di tutte le regole del mercato”. Berlusconi, con il concetto ”che un grande paese come l’Italia abbia una grande e solida compagnia”, e’ tornato ”ai principi dell’economica di Stato che potrebbe provenire da un programma dei sindacati o da un libro di testo di economica comunista”. Il piano Alitalia di Berlusconi, rileva Faz, ”non ha niente a che fare con i principi della concorrenza che di solito sono sostenuti da lui: per i consumatori significa servizio peggiore a prezzi piu’ alti; per i concorrenti europei dell’Italia diventa scandaloso il modo spensierato in cui il Governo italiano sta violando le regole del Mercato Unico Europeo”. Fino al 2002 Alitalia, ricorda il quotidiano tedesco, ha ricevuto la somma di 1,4 miliardi di euro come sussidi dello Stato. Da allora avrebbe dovuto vivere solo dai propri ricavi”. Il nuovo piano ”e’ ancora piu’ sfacciato”. In fondo tutto l’affare, scrive ancora Faz, ”ricorda fortemente il modo di agire che legalmente viene bollato come ‘bancarotta fraudolenta’: i pezzi di valore vengono aggirati, i debiti, i dipendenti in esubero ed altri problemi restano aperti. Per evitare che questo diventi uno scandalo, alla fine lo Stato italiano deve pagare tutti i conti. Ma questi pagamenti non sono nient’altro che un immenso nuovo sussidio per la vecchia Alitalia o per il nuovo monopolista italiano del volo”. Prevenire questi eccessi, rileva il quotidiano tedesco, ”sarebbe il compito della Commissione Europea. Ma negli anni passati era troppo lenta per mettere dei paletti ai furbi italiani. Adesso Berlusconi puo’ ancora sperare su un’asse speciale: dopo un giro di poltrone a Bruxelles adesso la posizione del Commissario ai Trasporti e’ in mani italiani – quelle di Antonio Tajani, gia’ portavoce di Berlusconi”.

Fonte: adn kronos

 

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