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“Basta sprechi”

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Il sindaco Stancanelli illustra il proprio piano di risanamento dopo il decreto che ha assegnato 150 milioni di euro a Catania: “Ridurremo le municipalità da dieci a cinque e avvieremo una importante dismissione del patrimonio immobiliare. La sanatoria edilizia? E’ scandaloso che da vent’anni non si riescano a chiudere le trentamila domande che porterebbero trenta-quaranta milioni nella casse. Il dissesto? C’era un partito trasversale che lo voleva”.

 

CATANIA – “Abbiamo superato l’emergenza ma stiamo cominciando a lavorare con le forze sociali e quelle produttive per far sì che Catania torni a sorridere”.

Lo ha detto il sindaco di Catania Raffaele Stancanelli incontrando i giornalisti in municipio all’indomani del decreto varato dal Consiglio dei ministri che ha assegnato centoquaranta milioni di euro all’Ente. 

“Alcuni hanno sciaguratamente pensato che era opportuno il dissesto – ha aggiunto il senatore del Pdl-An – io mi sono battuto affinchè il dissesto non ci fosse perchè avrebbe significato la morte sociale, economica e morale della città”.

“Il 2009 dovrà essere l’anno in cui, attraverso il bilancio approvato entro il 31 dicembre di quest’anno – ha proseguito Stancanelli – possiamo cominciare a respirare e realizzare nuove entrate in tanti campi, ad esempio in quello della sanatoria edilizia perchè trovo scandaloso che da vent’anni non riusciamo a chiudere le trentamila domande di sanatoria che porterebbero trenta-quaranta milioni nella casse del Comune”.

Il debito complessivo del Comune è 357 milioni di euro di cui un centinaio circa per coprire i disavanzi dei bilanci degli anni 2003-2004 e 2006, altrettanti per coprire i debiti contratti con istituti finanziari. “L’operazione del governo Berlusconi che ringrazio per essere intervenuto tempestivamente – ha osservato Stancanelli – ci permette di evitare il dissesto finanziario che avrebbe avuti costi sociali ed economici molto superiori. Questo nonostante ci fosse un partito trasversale che ha operato perchè si arrivasse a questa evenienza che sarebbe stata una vera e propria tragedia per l’intera città”.

“A nome di tutti i catanesi – ha aggiunto il sindaco – mi sono battuto perchè questo non accadesse e grazie alla sensibilità del premier Berlusconi, del ministro Tremonti, di tutto il consiglio dei ministri, del presidente del Cipe Miccichè e del presidente della Regione Siciliana Lombardo che hanno compreso la gravità delle vicende che con forza abbiamo rappresentato nelle sedi romane, siamo riusciti nell’intento di salvare Catania nonostante le difficoltà e alcune prese di posizioni a dir poco avventate”.

Il sindaco Stancanelli ha poi tracciato le linee degli interventi  che l’amministrazione comunale attuerà  per avviare un pronto risanamento delle casse comunali: “Ridurremo le spese all’essenziale  – ha spiegato il primo cittadino – eliminando sprechi, avviando un percorso virtuoso grazie anche al piano di rientro che abbiamo presentato e che ha reso credibile la nostra iniziativa presso il governo nazionale.

“Ridurremo – ha annunciato – le municipalità da dieci a cinque, aumenteremo le entrate di 42 milioni di euro e soprattutto avvieremo una importante dismissione del patrimonio immobiliare attuando le possibilità offerte dalla recente legge nazionale 133/2008 che consente di accelerare le procedure per mettere sul mercato edifici comunali, compresi gli alloggi di edilizia popolare di proprietà comunale, con la possibilità di convertire la destinazione d’uso dei terreni agricoli in terreni edificabili. Questo naturalmente senza alcuna di quelle speculazioni di cui qualcuno ha in maniera infondata parlato, senza prima documentarsi a dovere”. 

Infine il sindaco ha annunciato che verrà costituita una commissione di cinque “saggi super partes” per approfondire e verificare sotto il profilo amministrativo, contabile e politico le responsabilità della situazione economico e finanziaria che si è venuta a creare nel corso degli anni.

 

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