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Cambio provincia senza penalizzazioni: la parola al Senato e al Tar

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10 ottobre 2008 – ANIEF
Respinto dalla Camera, dopo il parere negativo del Governo per voce del sott. Pizza, con uno scarto di 30 voti, l’OdG dell’On. Russo e del PD che impegnava il Governo a garantire la mobilità dei docenti precari inseriti nella graduatorie ad esaurimento dopo l’inserimento degli specializzandi delle SSIS. da orizzontescuola

L’OdG era stato presentato, dopo che il Governo lunedì sera, in Commissione Bilancio, aveva cassato il comma 4 dell’art. 5bis nel maxi-emendamento sostitutivo dell’AC 1634-A, presentato dal Comitato dei Nove della VII Commissione della Camera il venerdì 3 ottobre e approvato dal rappres. del Governo, lo stesso sott. Pizza nella stessa serata.

Miglialia di docenti precari, specialmente meridionali, non potranno ricongiurgersi con le loro famiglie o rimarranno disoccupati al SUD perché si preferisce assegnare le supplenze al Nord a personale non abilitato e consentire la mobilità soltanto a chi è ruolo.

Ciò è intollerabile, specialmente per quei 160.000 docenti meridionali che da anni prestano servizio allo Stato senza alcuna riconoscenza.

Prima tolgono le immissioni in ruolo poi pure le supplenze.

Giò in tempi non sospetti abbiamo denunciato nei tribunali l’assunto dell’amministrazione. Il 6 novembre il Tar Lazio dovrà decidere se l’Italia è ancora un Paese unito, oppure se, di fatto, ha abbondanto la sua Costituzione. Il ricorso promosso dall’avv. Miceli per conto dell’ANIEF contro la nota ministeriale che penalizza il trasferimento interprovinciale sarà discusso,infatti, in quella data.

Anche per questo chiamiamo alla mobilitazione i colleghi e li inviatiamo a recarsi nei collegi elettorali, nelle sedi politiche dei senatori della Repubblica per sensibilizzarli sul problema, e magari, per riproporre e approvare l’Odg presentato dall’on. Russo in Senato, in sede di discussione del DL 137/2008. Non è una questione di parte o di partito ma della qualità della nostra scuola e della dignità dei suoi operatori. Il trasferimento in coda è anti-costituzionale. La mobilità del personale docente è riconosciuta dal Contratto, e, quindi, dalla legge. Non può e non deve nascere una nuova questione meridionale per colpa di chi vuole tutelare soltanto interessi elettorali.

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