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Pensiero pervenuto in direzione Un’insegnante Wanda Pellegrino

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Se la politica del governo deve essere quella dei tagli, a torto o a ragione, allora che tagliassero le funzioni strumentali e il fondo incentivante, quello, per intenderci, al quale gli insegnanti “meritevoli” (sempre gli stessi) attingono copiosamente per attività laboratoriali di dubbia utilità, fondo utilizzato, tra l’altro, anche per le spese di rappresentanza collegate a quelle attività (scenografie, teatri per le rappresentazioni, soggetti esterni specializzati, ecc…). Per l’anno in corso, nella scuola (primaria) dove io insegno, sono stati approvati progetti extracurricolari per un totale di 74 mila euro circa (comprese economie degli anni precedenti), mentre, sistematicamente, non ci viene fornito il materiale di facile consumo per le attività curricolari e non ci viene retribuito il lavoro eccedente, prestato per accompagnare gli alunni nei viaggi di istruzione. Non parliamo, poi, dei progetti PON che sono un significativo esempio di come, in Italia, il denaro pubblico venga sperperato: persino i genitori che hanno aderito al piano di formazione per loro predisposto hanno ricevuto un compenso in denaro! Rispetto alle funzioni strumentali, ritengo (ma non solo io) che essi svolgano una mole di lavoro approssimativo e incomprensibile ai più, considerata anche la ricaduta inesistente sul servizio scolastico. Basterebbe un solo docente con funzioni speciali e alcune commissioni. Occorrerebbe, inoltre, istituire un sistema di controllo severo ed oggettivo dei bilanci scolastici, all’interno dei quali dirigenti e DGSA mi pare si muovano troppo disinvoltamente. Finchè i nostri governanti continueranno a parlare di risparmi nella scuola basati sui tagli agli stipendi di chi vi opera, lasciando immutate le possibilità di profitti poco chiari e di sperperi, quali quelli di cui ho parlato, non potranno essere credibili e non potranno avere la stima di chi, nel mondo della scuola, vive giorno dopo giorno, tra difficoltà che sono impensabili per altre categorie di lavoratori.
Grazie per lo spazio messomi a disposizione e per l’attenzione.
Ins. Wanda Pellegrino da Mazara del Vallo

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