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TFA: LA CONFUSIONE REGNA SOVRANA

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Il giorno mercoledì 21 marzo alle ore 15 alla presenza del Capodipartimento dott.ssa Stellacci e del Direttore dott. Chiappetta si è svolta una riunione di informazione alle OO.SS. in merito alla situazione del TFA.

Dopo tre mesi di silenzio il MIUR ha finalmente convocato le OO.SS. per una informativa sullo stato dell’arte in merito ai TFA e alle prossime prove di accesso. La Dott.ssa Stellacci ha evidenziato i problemi relativi agli emendamenti pendenti in Senato sulle prove preselettive (emendamenti che potrebbero ad esempio riconoscere un canale privilegiato per i docenti che abbiano effettuato almeno 360 giorni di supplenza negli ultimi anni). Il Ministro si è impegnato a supervisionare la questione delle prove di accesso e delle disponibilità con appositi incontri con i dirigenti del MIUR e dell’Università. Nei prossimi giorni si saprà qualcosa di più preciso.

 

Le informazioni che sono state date in particolare dal MIUR sono le seguenti:
• Dalla iniziale richiesta da parte delle Università di circa 26.000 posti si è scesi, dopo diversi assestamenti, a 20.000 posti disponibili nel I e II grado.
• Non partono ancora i TFA e i percorsi di abilitazione transitori per infanzia, primaria, sostegno. Non si conoscono ancora le possibili scadenze.
• Non partono i TFA per strumento
• Non partono i TFA per molte classi di concorso (001,A002, A012, A014, A015, A040, A044, A053, A054, A055, A056, A062, A063, A069, A073, A074). Non si sa ancora se partiranno i TFA per alcune discipline artistiche. In concreto le Università non vogliono attivare TFA che abbiano un limitato impatto (pochi iscritti o pochi posti disponibili= pochi introiti)
• I TFA saranno posti in essere con il D.M. 39/98 inerente le tradizionali classi di concorso essendo ancora lontana l’approvazione del regolamento delle nuove classi di concorso
• A giorni (??) sarà attivato presso il MIUR uno sportello/forum dedicato alle faq e alle richieste di chiarimenti sui TFA
• Non saranno ammesse partecipazioni con riserva. Solo coloro che hanno i titoli adeguati e i crediti previsti prima della data delle prove preselettive potranno parteciparvi
• Si conferma che il TFA è monolingue
• Costi: le prove di accesso avranno un costo che potrà andare “da un pacchetto di sigarette a 50 €” – sic- . In concreto se immaginiamo un costo medio di 30€ alle università arrivano senza colpo ferire 9 milioni di euro. Il costo del TFA per coloro che passeranno è stimato a livello delle vecchie SSIS (2.000 – 2.500 €)
• Sui Tutor (supervisori) dovrebbe essere in pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale il decreto di cui le OO.SS. non sanno nulla
• Nulla si sa per i cosiddetti tutor d’aula (i tutor che nelle singole scuole dovrebbero seguire i partecipanti ai TFA), circa 18.000 docenti
• Le date delle prove dovrebbero andare dal 15 giugno al 15 luglio per consentire l’attivazione dei TFA nell’attuale anno accademico. Le prove dovrebbero evitare le date dell’esame di stato…(non si capisce come)
• Le prove di accesso saranno scaglionate per consentire agli interessati di partecipare a più prove preselettive
• Nulla si sa circa il diritto allo studio da garantire ai partecipanti ai TFA

La delegazione della Gilda degli Insegnanti ha preso atto con sconcerto della confusione nella quale si sta affrontando ancora tutta la questione TFA. Le OO.SS. non hanno avuto ancora risposta formale al documento unitario da loro trasmesso ancora in dicembre e non c’è stata alcuna informazione preventiva sugli ultimi provvedimenti. Appare grave che tutto il sistema evidenzi una incredibile assenza di programmazione e organizzazione. Il ruolo delle Università è stato ed è tuttora semplicemente funzionale a specifici interessi accademici o territoriali. E’ infatti sconcertante che in zone in cui è oggettiva la presenza di classi di concorso in soprannumero le Università abbiano richiesto (e ottenuto) una incredibile disponibilità di posti TFA.
Di fronte ad una situazione così grave l’unica soluzione sarebbe prendere atto del fallimento dei TFA transitori e procedere con coraggio ad un concorso abilitante nazionale su base regionale visto che gli elementi di programmazione dei posti disponibili sono saltati.
Attendiamo ulteriori incontri di informazione nella speranza di non dover aspettare ancora mesi.

La delegazione della FGU-Gilda degli Insegnanti

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