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Come siamo arrivati al Lockdown: per “La Repubblica” è colpa della riapertura delle scuole

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Come siamo arrivati a questo nuovo Lockdown?
Dopo un’estate pressoché tranquilla, a partire da Ottobre l’Italia comincia ad avere una crescita rapidissima dei contagi, che si quintuplica nel giro di tre settimane. Eppure sembrava essere tornato tutto alla normalità o comunque ad avere la situazione sotto controllo, con la riapertura delle scuole, i concorsi che erano partiti e le attività commerciali che si stavano riprendendo.

Cosa è accaduto quindi un nuovo Lockdown? Secondo il giornale La Repubblica la risposta è ovvia: è accaduto che il 24 settembre hanno riaperto le scuole. E le scuole, nonostante le parole della Azzolina (“sono il luogo più sicuro“), sono comunque un sito che mette in movimento milioni di studenti e docenti.

L’itinerario della curva epidemiologica lo spiega l’analisi dei dati della Protezione civile. A luglio i focolai erano ancora gestibili, e così a settembre. La crescita dimostra che le attività produttive possono andare avanti in sicurezza. Poi apre la scuola e 30 milioni di persone entrano in contatto.

In realtà la causa della ripartenza del contagio non sta dentro le aule, ma nel “contorno”: trasporti, attività sportive, attività familiari, attività sociali, incontri tra amici.

Al 13 ottobre la situazione è già chiara e squadernata davanti agli occhi di Giuseppe Conte e di Lucia Azzolina. Ma i due forse fanno finta di non vedere e al presidente della Lombardia Fontana che chiede la dad almeno per il triennio delle superiori viene risposto che no. La scuola in presenza non si tocca “perché è sicura e il contagio dipende in minima parte dalle scuole”. Una evidente sottovalutazione. I concorsi devono partire anche perché “le procedure concorsuali sono una cosa seria – dice la Azzolina – e vanno erogati perché la scuola ha bisogno di docenti preparati”. Si inizia con lo straordinario in un evidente malcontento generale. A destare più scalpore è la mancanza di prove suppletive per i docenti in quarantena.

Altre due settimane e anche il governo deve arrendersi alla realtà dopo avere cercato di utilizzare la scuola come fiore all’occhiello per nascondere una incapacità totale di gestire la pandemia con un evidente retrofront con quanto fatto finora: prove concorsuali sospese, anche se già partite, Italia divisa in zone e dad per superiori e medie. Un atteggiamento miope e irresponsabile, che ha creato divisioni e fratture nella stessa maggioranza e ci ha portato ad un inevitabile lockdown.

 

 

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Fonte: https://www.secoloditalia.it/

 

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