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ULTIM’ORA. U.S.R. SICILIA: Concorso straordinario per il ruolo I e II grado 2020 – Sospensione dello svolgimento delle prove scritte

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CATANIA – L’Ufficio Scolastico Regionale (U.S.R.) per la Sicilia ha comunicato ufficialmente la sospensione dello svolgimento delle prove scritte previste nell’ambito del Concorso straordinario per il ruolo I e II grado 2020.

Master per il completamento delle classi di concorso
Master per il completamento delle classi di concorso

L’U.S.R. per la Sicilia lo ha reso noto oggi, attraverso una nota ufficiale del Ministero dell’Istruzione che può essere visualizzabile e scaricabile, cliccando sul seguente Link:  Scarica questo file (AOODPIT.REGISTRO UFFICIALE.2020.0001979.pdf)Download

La prova del concorso straordinario ha preso il via giovedì 22 ottobre 2020 e si doveva concluderà lunedì 16 novembre. I posti a bando sono 32 mila e i partecipanti oltre 64 mila.

Università
Università

Sindacati e insegnanti precari avevano più volte chiesto al MIUR di fermare lo svolgimento del concorso straordinario in piena crisi pandemica, caratterizzata da questo preoccupante momento di emergenza vigente nel nostro Paese, alle prese con un’impennata della curva dei contagi che fino a “ieri” strideva con le caratteristiche di un concorso che porta ovviamente ad assembramenti e costringe i candidati a lunghi spostamenti.

Le  paure e i dubbi dei sindacati, che chiedevano un rinvio del concorso al Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, per paura dell’impossibilità di garantire misure di sicurezza, sono diventate le stesse paure dei candidati: in tanti si sono chiesti se ne valeva la pena assumersi rischiare, spostandosi  per raggiungere la sede del concorso.

Per non parlare poi del conseguente assembramento, seppur le misure minime erano state garantite: i docenti in quarantena non potevano partecipare alla prova, alla pari di chi aveva  una temperatura di oltre 37.5° o sintomi sospetti. Un protocollo rigido che oggi non poteva e non potrebbe bastare.

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Eppure un’alternativa c’era: quella di decidere di stabilizzare i precari semplicemente sulla base di titoli e servizi. Una richiesta, questa, rimasta inascoltata dal Miur che dal canto suo ha invece insistito sulla necessità di un concorso che mettesse in palio quelle cattedre finora rimaste scoperte.   Salvo Cona

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