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Azzolina: “Bianchi non è un tecnico, ma un politico del PD”

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Azzolina: “Bianchi non è un tecnico, ma un politico del PD”.

Intervistata da Open, l’ex Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha voluto fare un resoconto del suo mandato e non ha mancato di parlare del suo successore, Patrizio Bianchi.
Un’intervista che la stessa pentastellata ha voluto postare oggi sulla propria pagina facebook.

Alla domanda su quale rammarico essa porta via con sé, risponde che è quello di «aver visto troppi squali della politica utilizzare la scuola come una preda. Qualcuno usa la scuola per costruirsi consenso, per me è sempre stata il luogo di formazione di eccellenza per i cittadini italiani, sia dal punto di vista didattico che delle relazioni umane. Mi sarebbe piaciuto poter lavorare a progetti come la digitalizzazione del ministero e la lotta alla dispersione scolastica. Purtroppo è arrivata la pandemia che ha cambiato l’ordine delle priorità».

Non poteva mancare il riferimento ai banchi a rotelle, ancora oggi l’oggetto di maggior critica del suo operato: «Non sono soldi sprecati perché quegli investimenti in edilizia leggera e arredo scolastico resteranno anche quando la pandemia sarà finita – si difende la Azzolina – I banchi a rotelle, poi, sono usati nelle scuole all’avanguardia di tutta Europa. D’estate lavoravamo al metro di distanza, su indicazione del Cts e gli scienziati ci dicevano che se volevamo aprire le scuole a settembre dovevamo mettere i banchi a un metro di distanza. Io me li ricordo i presidi che iniziavano a costruirsi i banchi monoposto da soli».

Poi la domanda sul suo successore al Ministero: qual’ è la sua opinione su Bianchi?
Lucia Azzolina lo conosce bene, dato che lo scorso anno lo aveva messo a capo della task force di 18 componenti per il mondo scuola durante la pandemia. Bianchi a seguito di contrasti con la stessa Azzolina si è poi dimesso dal ruolo. «Sia chiaro a tutti: Bianchi non è un tecnico, è un politico. Per dieci anni è stato un assessore del Pd e quando iniziò a collaborare con me il suo il nome era una proposta giunta dalla sinistra».

Poi sul nuovo Governo, al quale la Azzolina ha espresso la fiducia, ma non «perché pensi che questo governo sia il migliore possibile, ma perché credo che il Paese abbia bisogno di un governo in questa fase complicatissima. La crisi di governo è stata inconcepibile e credo che i cittadini votino affinché i politici trovino delle soluzioni per il bene del Paese. Adesso, il ritorno alle urne era da scongiurare e si è formato l’unico governo in grado di lavorare con un’ampia maggioranza parlamentare. Spero che l’esecutivo sia all’altezza delle aspettative, ma non posso dire di esserne certa».

 

 

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