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Scuole chiuse tre settimane e poi ripartenza. Questa l’idea di Farnetani per diminuire i contagi.

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Scuole chiuse tre settimane e poi ripartenza. Questa l’idea di Farnetani per diminuire i contagi.

Chiusura di tutte le scuole di ogni ordine e grado per tre settimane e poi ripartenza in presenza: è questa la soluzione espressa dal pediatra e docente universitario Italo Farnetani per diminuire i contagi da covid-19. Un lockdown breve solo per le scuole dunque, che potrebbe secondo lui dare un’arresto alle varianti, quelle che si stanno diffondendo proprio nelle scuole.

«Pur essendo sempre stato un fautore della promozione del diritto alla scuola – spiega Farnetani – ritengo che in questo momento le scuole vadano tutte completamente chiuse. A chi è contrario alla chiusura di elementari e materne dico che esse devono chiudere a maggior ragione, perché i più piccoli hanno più difficoltà a indossare la mascherina. Se non la portano si infettano e come sappiamo i più piccoli sono quelli maggiormente asintomatici. Inoltre davanti le scuole si creano anche degli assembramenti nelle fasi di entrata e uscita, quindi a mio avviso converrebbe chiudere. Basterebbe un periodo breve, anche solo di tre settimane, che creerebbe si disagio, ma non provocherebbe danni psicologici permanenti».

A supporto di questa sua teoria il pediatra afferma che la scuola è storicamente una fonte di trasmissione degli agenti infettivi; la dimostrazione chiara di questo punto è che ogni anno la prima grande epidemia di raffreddore arriva pochi giorni dopo il ritorno fra i banchi a settembre.

Oltre all’ipotesi di scuole chiuse tre settimane per Farnetani altri due punti fondamentali bisogna seguire per uscire dalla pandemia:
– fare usare le mascherine anche ai bambini di tre anni, coprendo anche il naso;
– acquistare più dosi di vaccino e somministrarlo più velocemente (no stop, 24h su 24).

Nel frattempo dopo il monitoraggio settimanale dell’ISS sono Emilia-Romagna, Campania e Molise le regioni che da domenica potrebbero passare da giallo ad arancione e raggiungere le già arancioni Abruzzo, Liguria, Toscana, Trentino-Alto Adige e Umbria. L’Abruzzo però a seguito dei nuovi contagi registrati a Chieti e Pescara rischia di diventare tutto rosso.
Buone notizie invece in Valle d’Aosta, che potrebbe essere la prima regione a diventare “bianca” (i ricoverati in ospedale sono solamente 8, di cui solo 2 in terapia intensiva).

 

 

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Fonte: https://www.fanpage.it/

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